Cosa cambia per il Tfr

I risparmi attesi dalla previdenza (un miliardo nel 2012 e altrettanto nel 2013) arriveranno dal rinvio fino a due anni del pagamento del Tfr (la cosiddetta liquidazione) per i lavoratori pubblici che optano per il pensionamento anticipato. Il congelamento del Trattamento di fine rapporto non impedirà l’eventuale permanenza al lavoro, verrà esteso dai 90 giorni attuali fino a un minimo di 6 mesi e un massimo di 24 mesi e assorbe lo scaglionamento della buonuscita già deciso nel luglio 2010. L’obiettivo, come ha spiegato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, è «allineare dal 1 gennaio 2013 l’età di pensione e le aspettative di vita, adottando una perequazione più veloce tra uomini e donne nel pubblico impiego».

L’allungamento della finestra pensionistica, che porterà fino a 9 mesi il tempo d’attesa per il pensionamento dalla data di raggiungimento dei requisiti, viene esteso anche ai lavoratori della pubblica istruzione, finora esclusi. Gli statali che lavorano per un’amministrazione che sfora i parametri di spesa rischiano il mancato pagamento della tredicesima mensilità.

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