Perugia - I difensori di Raffaele Sollecito hanno presentato stamani ricorso al tribunale del riesame contro l’ordinanza del gip di Perugia che aveva convalidato il fermo dello studente pugliese per concorso in omicidio e violenza sessuale nei confronti di Meredith Kercher. Gli avvocati Marco Brusco e Luca Mauri hanno ribadito l’estraneità del loro assistito all’uccisione della studentessa inglese. "Assolutamente no" ha risposto l’avvocato Mauri ai giornalisti che gli chiedevano se gli ultimi risultati degli esami di polizia scientifica avessero cambiato la posizione di Sollecito. I legali hanno quindi detto di attendere fiduciosi l’esito delle altre verifiche ancora in corso.
Udienza il 30 novembre Gli avvocati Brusco e Maori hanno detto che l’udienza davanti al tribunale del riesame dovrebbe essere fissata entro il 30 novembre. "Speriamo per quella data - hanno aggiunto - di poter avere tutta la documentazione, tecnica e scientifica, relativa all’indagine". I difensori di Sollecito hanno affermato che attendono serenamente i risultati dei rilievi della polizia scientifica. "Ci verranno consegnati prima possibile - hanno affermato -, speriamo entro oggi stesso". In base a questi rilievi, gli avvocati Brusco e Maori, che difendono lo studente insieme al collega Tiziano Tedeschi, sperano di poter dimostrare "l’assoluta innocenza e estraneità del giovane all’omicidio della povera Meredith Kercher".
"Cosa c'entro col coltello?" Ha appreso ieri sera dalla televisione nella sua cella del carcere di Perugia degli ultimi sviluppi dell’inchiesta sull’omicidio di Meredith Kercher nel quale è coinvolto, Raffaele Sollecito. A uno dei suoi difensori, l’avvocato Tedeschi, che stamani lo ha incontrato ha detto: "Cosa c’entro io con quel coltello?". Il legale ha spiegato che il giovane studente pugliese si è inizialmente preoccupato per i titoli di giornali e tv. "Stamani gli ho spiegato di cosa si tratta - ha riferito l’avvocato Tedeschi - ed ora è più tranquillo. Raffaele è infatti certo di non avere niente a che fare con l’omicidio". Il difensore ha spiegato che "sono comunque ancora tutti da verificare gli aspetti tecnici.
Non ci risulta che Meredith sia stata nella casa dove è stato sequestrato il coltello, ma ribadisco che hanno più volte cenato tutti insieme. Così come sottolinea ancora che non sono state trovate tracce di sangue, nemmeno sul coltello sul quale è stato individuato il Dna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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