La buona notizia è che la biblioteca comunale Valvassori Peroni in zona 3, la più grande dopo la Sormani, è stata inaugurata ieri alla presenza degli assessori alla cultura Massimiliano Finazzer Flory e alle aree cittadine Andrea Mascaretti. La cattiva notizia è che per costruirla ci sono voluti più di otto anni e sei milioni di euro. Il doppio in termini di tempo e di soldi rispetto a quanto era stato preventivato. Ma andiamo con ordine. Tutto comincia nel 2000, quando lAmministrazione comunale decide di costruire lo stabile e nel febbraio del 2001 stipula con limpresa «La Sorgente» un contratto da 3 milioni e 85mila euro. Alla fine del 2003 ci si accorge che i lavori non sono stati eseguiti correttamente. «Ho visitato la sede della biblioteca in quel periodo - spiega Luca Prini, consigliere dopposizione in zona 3, allinaugurazione con un cartellone di protesta con la scritta Otto anni di lavori, sei milioni di euro -, cerano infiltrazioni dacqua, la coibentazione non funzionava. Se ne sarebbe accorto chiunque». Eppure, aggiunge Prini, nonostante le inadempienze limpresa costruttrice, prima di essere liquidata, incassa il 90% dellimporto, oltre 2 milioni e mezzo di euro. I passaggi successivi vanno per vie legali: a giugno 2004, la Giunta comunale rescinde il contratto con «La Sorgente» e avvia una causa per accertare chi abbia autorizzato i pagamenti. Limpresa risponde impugnando la risoluzione e chiede allamministrazione un risarcimento di un milione e 500 mila euro.
Ma la storia non finisce qui, tuttaltro. La costruzione dello stabile si ferma e per sorvegliare ledificio esposto ad ulteriore deterioramento, il Comune chiama una società di vigilanza privata armata che controlla il sito 24 ore su 24. Per tre anni e a spese dellamministrazione pubblica, aggiunge Prini. Passa ancora del tempo prima che la giunta deliberi nel 2005 il completamento della biblioteca per la quale vengono stanziati altri 2 milioni e 200mila euro. Il 2 febbraio 2007 viene aggiudicato il nuovo appalto e fissato per marzo 2008 il termine dei lavori. «Sono stati spesi almeno il doppio dei soldi preventivati - conclude Prini - tra i costi aggiuntivi della vigilanza armata e i maggiori oneri finanziari siamo arrivati a sei milioni di euro». Senza contare il ritardo di quattro anni. «Fondare biblioteche - ha detto lassessore Finazzer - è un momento importante in un paese in cui si legge poco e si giudica prima di aver capito».
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