Roma

Una costituente romana per il programma

«Costruire il nuovo partito». Questo il «diktat» emerso dalla convention regionale di Forza Italia che si è svolta ieri al «Capital Inn» sulla via Casilina e alla quale hanno preso parte, fra gli altri, il vice coordinatore nazionale Cicchitto e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bonaiuti, il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Ventucci e il capogruppo al Parlamento Europeo, Tajani. Nel corso dell’assemblea, poi, hanno preso la parola numerosi amministratori locali, dal capogruppo al Comune di Roma, Lovari, al capogruppo alla Regione Lazio, D'Ambrosio; dai coordinatori dei municipi di Roma ai coordinatori provinciali oltre ai sindaci dei Comuni della Regione. Insomma, a fronte della defezione di Verzaschi, gli azzurri regionali serrano i ranghi e fanno il punto prima dell’assemblea costituente che si insedierà venerdì prossimo. Il coordinatore romano, Sodano, ha invitato tutti i dirigenti del partito di Roma a una mobilitazione senza pari per dare il proprio contributo alla costruzione del nuovo partito che, proprio da venerdì, muoverà, dunque, i suoi primi passi. Per Sodano si tratta di «un grande disegno politico che abbiamo il dovere di realizzare, promuovendo una vasta alleanza con quei settori della società civile che vogliono proseguire la battaglia per le riforme. Perciò - aggiunge - è necessario rinnovare l’alleanza della Casa della Libertà», proponendo in particolare ai partiti alleati di «dare vita a una costituente romana per il programma per le prossime elezioni del Comune di Roma». «Dobbiamo costruire fin d’ora - ha concluso Sodano - intorno a un’idea forte dello sviluppo della capitale le soluzioni ai problemi che quotidianamente affliggono i cittadini».
L’incontro di ieri segue le polemiche sollevate dall’adesione dell’ex assessore regionale alla Sanità, Marco Verzaschi, e di alcuni consiglieri comunali, all’Udeur di Clemente Mastella. Diversi, a tale proposito, gli umori. Per il vicepresidente del XIX municipio e dirigente del comitato romano di FI, Carlo Pietropaoli «l’assemblea era stata organizzata prima dee problemi nel partito». E aggiunge: «L’ex assessore ha dato tanto in FI e ricevuto poco, e il partito deve fare un esame. A tutti gli altri dico che è triste che persone nate con Forza Italia oggi per una poltrona non esitano a traslocare in altri lidi». Di tutt’altro parere Beatrice Lorenzin, coordinatrice regionale azzurra: «Chi ha fatto una scelta oggi di uscire dal partito per aderire al centro sinistra se ne deve assumere la responsabilità etica e morale nei confronti degli elettori e del partito». Il sottosegretario allo Sport, Mario Pescante, sembra non preoccuparsi troppo: «Se ne vadano pure quelli che hanno l’ideologia dell’opportunismo - dice - non è loro che dobbiamo recuperare». Non condivide la scelta di Verzaschi, Claudio Bucci, responsabile regionale dell’organizzazione del partito: «La defezione di Verzaschi - sottolinea - è un momento di riflessione per tutti. Non capisco come faccia, oggi, a stare nel centro sinistra ma è stata una persona molto valida. Questo è uno dei risultati della gestione senza dialogo e senza regole». Immediata arriva la risposta del consigliere comunale, Antonio Tajani, che si dice «orgoglioso di militare in Forza Italia».

Per il senatore Cosimo Ventucci, sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, «Verzaschi ha fatto un male mostruoso al partito non andando via prima e ha contribuito alla perdita delle elezioni regionali insieme all’arroganza di Storace nel presentare la lista».

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