Cronaca locale

La Costituzione spiegata agli stranieri, via al corso

Sei incontri da sabato promossi dalla Cappellania migranti. Interverranno giuristi e professori per chiarire gli articoli su famiglia, scuola, lavoro, proprietà, impresa, economia e giustizia

Sei incontri, il sabato pomeriggio, per spiegare ai cittadini stranieri che vivono a Milano i principi fondamentali della Costituzione italiana. Partirà il 15 gennaio presso il centro diocesano Schuster di via S.Antonio la seconda edizione dell'iniziativa promossa dall'Ucid, Unione giuristi cattolici di Milano, dall'associazione Romeni in Italia, dalla cappellania migranti Santo Stefano e dalle associazioni Sodalis e Arcobaleno Onlus, in collaborazione con numerose comunità di stranieri presenti in città. Sono un centinaio le mail di iscrizione già pervenute agli organizzatori, che puntano a eguagliare il successo dello scorso anno, quando i partecipanti furono più di 400.
"È un corso rivolto ai nuovi cittadini italiani, a quegli extracomunitari cioè, che vengono a lavorare nel nostro Paese, che noi vogliamo integrare con la cultura dei diritti e dei doveri, che sono ben rappresentati nella nostra Costituzione, e con i nostri valori fondamentali. È un desiderio di integrare, di aprirci e di incominciare anche a celebrare in modo serio, con proposte concrete, i 150 anni dell'unità d'Italia" ha spiegato il consigliere regionale Enrico Marcora (Udc), uno degli organizzatori. Durante gli incontri con giuristi e professori verranno approfonditi gli articoli riguardanti famiglia, scuola, lavoro, proprietà, impresa ed economia, il funzionamento dello Stato e la giustizia.
"A Milano si studia insieme la Costituzione, al di là di conflitti, incapacità e ignoranza di fondo: questo deve essere il messaggio" ha detto anche il presidente dell'Ucid, Gianfranco Garancini, rilevando una diffusa "esigenza di legalità. Se 400 persone decidono di dedicare del tempo a questa iniziativa, vuol dire che c'è bisogno di sapere - ha detto - dall'altra parte c'è anche un'esigenza di legittimazione.

Partecipando, queste persone esprimono infatti l'esigenza di avere qualcosa su cui ritrovarsi".

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