«Costretti a comprare fuori città»

«Costretti  a comprare   fuori città»

Caro direttore, mi permetto di scriverle per esprimerle un disagio. Siamo un gruppo di famiglie che hanno la disgrazia di abitare nelle zone blu. Soltanto come adulti siamo circa quaranta. Pur lasciando da parte l'aspetto più importante del provvedimento, ossia la coartazione della libertà personale, abbiamo deciso, non potendo reagire in altro modo, di rinunciare ad effettuare qualsiasi acquisto non solo in centro, ma proprio a Genova. Dispiace dover arrivare a questo, essendo oltretutto innamorati della nostra città, della sua storia, delle sue capacità, della sua bellezza, ma questi amministratori ci hanno tolto il gusto di abitare qui, in quella che, fino a un po' di tempo fa era la nostra città ed ora non lo è più. Pazienza.

Il cittadino conta zero, come al solito, e deve arrangiarsi come può: fuori Genova, via internet, e via elencando. Speriamo che far conoscere questo disagio ai nostri concittadini possa darci qualche speranza. La saluto cordialmente insieme con tutti i miei amici.

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