Giorgio Armani, aperta la camera ardente: in centinaia in fila. Sala: "Subito al Famedio"

In fila dalle 7 per l’ultimo saluto al re della moda. Lunedì i funerali privati e lutto cittadino

Camera ardente Giorgio Armani (AP Photo/Antonio Calanni)
Camera ardente Giorgio Armani (AP Photo/Antonio Calanni)
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L’ultimo saluto di Milano a Giorgio Armani. Alle 9 è stata aperta la camera ardente all’Armani/Teatro di via Bergognone, nei pressi del suo quartiere generale e al Silos, ma centinaia di persone erano in fila già dalle 7. La camera ardente resterà aperta fino alle 18, stesso orario previsto anche per domani. Tutti potranno mettersi in fila, ma – per volere dello stesso Armani – è prevista una via preferenziale per i suoi dipendenti. La folla silenziosa, un clima di grande rispetto e di grande cordoglio per la scomparsa di un orgoglio tricolore. Tra i primi ad arrivare il sindaco Beppe Sala, il presidente di Stellantis John Elkann con la moglie Lavinia, il presidente di Federbasket Gianni Petrucci e il coach dell'Olimpia Gianni Messina.

"Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia": questa la frase di Armani che campeggia sul grande schermo situato nella sala dove è stata allestita la camera ardente con l’immagine dello stilista. La sala è stata allestita con centinaia di lanterne di carta illuminate dalla luce delle candele. All’interno l’intenso profumo di incenso che caratterizza ogni spazio firmato Giorgio Armani. La bara del re della moda è semplice, sormontata da un mazzo di rose bianche, affiancata dal picchetto d'onore dei carabinieri e dal gonfalone del comune di Milano listato a lutto. Su un tavolino, una lastra d'alabastro con un crocifisso. I funerali privati si terranno lunedì, giornata che sarà di lutto cittadino, con bandiera civica esposta a mezz'asta in tutte le sedi comunali.

Intervistato all’uscita della camera ardente, Sala si è detto “assolutamente favorevole all'iscrizione al Famedio”: “lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi, però sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere". La commissione delegata si riunirà nelle prossime settimane e quindi "siamo ancora in tempo per farlo quest'anno", ha aggiunto il primo cittadino meneghino: “Milano è piena di Armani, sarà impossibile dimenticarlo. A Milano lascia il suo credo assoluto nel lavoro come strumento di realizzazione personale e professionale. È un valore che Milano non perderà. È un grandissimo milanese, che ha fatto tanto per questa città". E ancora: "Dietro un'immagine a volte fredda - ha aggiunto il sindaco - era un uomo con un grandissimo calore, lui aveva vissuto le sue difficoltà e per questo capiva quelle degli altri. Un uomo di una eleganza e di una misura straordinarie, anche in questo momento per come è stato preparato il funerale si vede la misura".

Tanti, tantissimi gli omaggi.

Così il presidente di Triennale Milano Stefano Boeri: "Ha lasciato un segno molto profondo, Armani è nell'anima di questa città, nello stile, nell'eleganza creativa e nell'etica del lavoro. L'ho incontrato più volte e sono stati sempre momenti molto importanti per me".

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