Corteo Leoncavallo, uova e petardi contro le forze dell'ordine

Antagonisti in città da tutta Italia: in corteo anche Ilaria Salis, Nicola Fratoianni e Claudio Bisio

Corteo Leoncavallo, uova e petardi contro le forze dell'ordine
00:00 00:00

Ennesimo sabato di impegno extra per le forze dell'ordine in una Milano blindata per il doppio corteo chiamato contro lo sgombero del Leoncavallo, centro sociale che per 31 anni ha occupato illegalmente una struttura in via Watteau. Il rischio scontri è altissimo: le manifestazioni post sgombero del centro sociale sono sempre state violente e numerose realtà occupate della città hanno chiamato la protesta di piazza, che si va ad aggiungere a quelle per la Palestina, che da quasi due anni provano a paralizzare la città.

Il primo spezzone è partito alle 14 dal piazzale della Stazione Centrale, sul quale si affaccia il Palazzo della Regione Lombardia. Prima della partenza un gruppo di manifestanti è riuscito a raggiungere il Pirellino, uno dei palazzi al centro dell'inchiesta urbanistica di Milano, effettuando un blitz all'interno del cantiere. Una volta dentro hanno affisso uno striscione: "Occupare è giusto". Poco prima, un altro gruppo di manifestanti appartenenti al centro sociale Lambretta ha raggiunto la sede sgomberata del Leoncavallo e ha affisso un altro striscione: "Questa città di chi pensate che sia? Casa, reddito cittadinanza per tutti".

I manifestanti percorreranno le vie del centro per arrivare in piazza Fontana, anche se i promotori puntano ad arrivare in piazza Duomo. In testa al corteo c'è lo striscione con la scritta "Giù le mani dalla città", poi le Mamme antifasciste del Leoncavallo, tra cui la presidente dell'associazione Marina Boer. Tra gli striscioni uno recita, "Leoncavallo il Sogno alternativo" e "Contro i padroni della città, Leoncavallo 50 anni ancora". Tra i politici ci sono Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e il segretario del Pd di Milano Alessandro Capelli, oltre al presidente di Anpi Milano Primo Minelli. Tra i personaggi noti ci sono Claudio Bisio e Paolo Rossi. "È importante essere qui per solidarietà a tutti gli spazi sociali in Italia e per ribadire il diritto alla città. Milano non deve essere un privilegio", ha dichiarato Ilaria Salis, eurodeputata di Avs, presente al corteo.

"Ora tocca a Casapund ma non con uno sgombero: con le mazze, le pietre e il fuoco", ha detto uno dei partecipanti prendendo il microfono e ricevendo gli applausi dei presenti, tirando in mezzo anche la Palestina nella sua arringa. Come prevedibile, il corteo è una manifestazione antigovernativa dai contorni politici, che vuole sgominare i "fascisti di strada e di governo" al grido di "Palestina libera". Nicola Fratoianni ha dichiarato che è "importante difendere gli spazi di cultura e socialità, è importante difendere ciò che libera le vite dalla cultura di mercato. Il Leoncavallo è un bene prezioso, riportarlo ad una logica commerciale è sbagliato". Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato che "il Loncavallo era stato chiamato a pagare il risarcimento dei danni per l'illegittimità di quella occupazione abusiva che era stata sancita dalla magistratura.

Quindi abbiamo fatto una cosa più normale di questo mondo". Si è verificato un lancio di petardi e uova verso le forze dell'ordine che erano schierate sulla via che porta alla sede della prefettura di Milano, per impedire l'accesso ai manifestanti.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica