Anche il Codice dei beni culturali e del paesaggio si è progressivamente trasformato in un piccolo calvario per le imprese edili e turistiche. È quanto si desume dalla Relazione annuale sulla pubblica amministrazione inviata al Parlamento dal ministro Renato Brunetta. Nel 2007 losservanza di queste normativa ha pesato per 621,4 milioni sulle aziende. Nel dettaglio sono circa 200 i milioni di euro che sono spesi solo per le richieste di autorizzazione agli interventi presentati alle amministrazioni. Ben 176 milioni sono invece quelli che se ne vanno per richiedere le autorizzazioni di modifica dello stato dei luoghi in ambiti di tutela paesaggistica. E tutto questo avviene molto prima che un solo operaio abbia preso in mano gli attrezzi per iniziare i lavori.
La voce più costosa, tuttavia, sono i 223 milioni per gli interventi conservativi imposti quando si agisce in questi ambiti. Ma sicuramente pesano molto di più i 23 milioni per richiedere lautorizzazione ad apporre cartelli e manifesti pubblicitari sui palazzi oggetto di tutela o sui ponteggi in caso di restauri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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