Cotral, dimissioni ai vertici

Rita Smordoni

Bufera in casa Cotral, la società che gestisce il trasporto pubblico laziale. Le dimissioni dei due membri della Provincia del consiglio di amministrazione, Franco Cervi (Ds) e Roberto Bittarelli (Margherita), seguite da quelle dell’amministratore delegato Marco Coletti, in quota Forza Italia, rischiano di svuotare il cda e di portare alla revoca dell’attuale presidente del consiglio di amministrazione, Pierluigi Fioretti (An), con la nomina di nuovi vertici.
È la regola dello spoil system, insomma, che potrebbe abbattersi come una mannaia su un’azienda florida, paralizzandone l’attività, che pure vanta il raddoppio del patrimonio netto per l’anno 2004 e un utile di 7 milioni di euro, contro una perdita di esercizio precedente di 21 milioni di euro. «Il tentativo di revoca del cda è una forzatura inaccettabile, un colpo di mano della sinistra e della giunta Marrazzo che contrasta con tutte le regole della società di capitali e della politica», ha denunciato ieri Fioretti nel corso di una conferenza stampa nella sede della federazione romana di An, che ha visto la partecipazione di numerosi consiglieri comunali, provinciali e regionali di opposizione. Tra questi i capigruppo alla Regione Luciano Ciocchetti (Udc), Giulio Gargano (An) e Fabio Desideri (Lista Storace).
L’assemblea dei soci della Cotral per il rinnovo dei consiglieri è stata fissata per il 28 giugno. «Le dimissioni di Cervi e Bittarelli, presentate lo scorso 10 giugno, sono state accettate - ha dichiarato Fioretti - mentre quelle di Coletti, ricevute il 13 giugno, non sono efficaci e la maggioranza del cda, almeno tecnicamente, è salva». Il tentativo di revoca del cda da parte della sinistra e della giunta Marrazzo è stato definito da Sergio Marchi, capogruppo di An in Campidoglio «una squallida epurazione in perfetto stile stalinista, la prova di come la sinistra stia facendo un uso strumentale del meccanismo dello spoil system, solo per logiche di lottizzazione politica».
Nessun dubbio anche per Vincenzo Piso, presidente della Federazione romana di An, sull’accanimento politico della sinistra: «L’attuale maggioranza vuole occupare i posti nelle municipalizzate, dimenticando però che la Cotral è una spa. Vogliono mandare a casa un cda che ha operato bene, mentre lo stato del trasporto pubblico locale, gestito dal Comune di Roma, è ridotto a uno stato economico pietoso».
Una dura presa di posizione è stata espressa anche da Piergiorgio Benvenuti, capogruppo di An alla Provincia, secondo cui «la sinistra vuole creare un unico monopolio politico tra Provincia, Comune e Regione, anteponendo l’interesse del servizio pubblico e piegandolo a una subdola ricerca del potere». Luciano Ciocchetti, infine, ha invitato l’attuale maggioranza a «una riconsiderazione dei fatti, per far prevalere gli interessi dei cittadini», mentre Fabio Desideri ha preannunciato un’interpellanza al Consiglio regionale.
La Cotral in questi due anni ha fatto passi da gigante. Per far fronte alla crescente domanda di trasporto extraurbano, l’azienda ha acquistato 500 nuovi bus dotati di tutti i comfort e di aria condizionata, messi su strada tra l’aprile 2004 e il gennaio 2005.

Centotredici di questi mezzi sono stati costruiti per ospitare disabili in carrozzina. È stata avviata la gara per l’acquisto di altri 300 mezzi, in maniera da portare entro il 2006 l’età media della flotta a cinque anni.

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