Federico Casabella
Vaglielo a spiegare ai tifosi della Sampdoria che, oltre al danno cè la beffa. Si è sempre detto che la politica della società blucerchiata fosse quella di fare il mercato con un occhio di riguardo al bilancio, senza creare passivi allarmanti che hanno messo a dura prova, fino a portare al fallimento, molte squadre nell'intero panorama calcistico italiano. L'equazione sembrava essere 1 entra ed 1 esce. Ora, però, è arrivato un poco confortate allarme della Covisoc, la commissione che controlla i bilanci delle società di serie A e B, che ha «bloccato» le operazioni nel mercato di gennaio a 12 club della massima serie. Il motivo sono le passività di bilancio accumulate dalle società interessate, tra le quali la Sampdoria, che devono essere ripianate entro il 30 gennaio prossimo.
In pratica ai blucerchiati sarebbe permesso di operare, durante la prossima fase del calcio mercato, solo in uscita ed eventuali investimenti dovranno essere minori rispetto ai ricavi. In poche parole la Samp potrà effettuare operazioni in base al «patrimonio» di cui dispone. I blucerchiati, e le altre 11 società coinvolte, non avrebbero rispettato la regola federale del rapporto tra ricavi ed indebitamento, facendo così scattare l'allarme dalla Covisoc. Una situazione che Beppe Marotta, amministratore delegato della Samp, minimizza, parlando di inesattezza in quello che è trapelato. «È normale che la nostra società, in questo momento, non possa avere un fatturato superiore a quelli che sono i costi di gestione - ricorda Marotta -, quello che è emerso è comunque impreciso. Questa regola del ricavo ed indebitamento esiste, ma non blocca nessuna operazione di mercato». Le ispezioni della Covisoc sono state chiuse al 30 settembre, cioè ad attività di calcio mercato estivo già definite, periodo nel quale la società di Corte Lambruschini era uscita con un attivo.
Dato che il mercato non appare bloccato, la Samp tenterà di muoversi, sempre con un occhio al bilancio: «In questo periodo si accostano tanti giocatori alla Sampdoria - spiega Marotta -, ma non mi voglio esprimere su nessun nome. Seguiamo le direttive economiche del club e non usciamo da quello che è il piano industriale della società». Un mercato quindi ancora in sordina, anche se si tenterà di sfruttare qualche occasione: «In questa fase chi ha i giocatori buoni se li tiene, a meno che non vengano pagati a peso d'oro e non è il caso della Sampdoria: sfrutteremo eventuali occasioni ma difficilmente si presenteranno».
Prima di valutare trasferimenti di giocatori ancora 3 sfide delicate per i blucerchiati, la prima domani a Reggio. Qualche spiraglio per l'impiego di Delvecchio, mentre Palombo non sarà convocato. Arbitrerà Brighi di Cesena. «Granillo» verso il tutto esaurito per la giornata dell'orgoglio amaranto. Un ambiente molto caldo attende Novellino e i suoi ragazzi: «Tra l'ambiente ed il periodo di forma non affrontiamo la Reggina nel periodo migliore - continua -, inoltre le tante assenze costringeranno il mister ad una formazione d'emergenza. Facciamo affidamento sull'orgoglio e sul fatto che al Sud facciamo sempre grandi figure: Messina docet». Nei giorni scorsi la polemica montata da Riccardo Garrone sugli errori arbitrali, Marotta chiede un confronto diretto: «Con questa nuova classe dirigente ancora non ci sono stati confronti.
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