Un libro sontuoso, sovraesposto, circense, in poche parole bellissimo. Si chiama Cracco in Galleria il volume di pregio pubblicato da Phaidon/L'Ippocampo, immaginato da TOILETPAPER in collaborazione con Alberto Zanetti, "sognato" da Carlo Cracco e Luca Sacchi e scritto da Gabriele Zanatta, uscito lo scorso 23 ottobre per celebrare uno degli chef più noti della scena gastronomica italiana e uno dei locali più iconici di Milano. Un libro che è il frutto di una annosa e un po' casuale collaborazione tra lo chef veneto e TOILETPAPER, il magazine visionario e irriverente fondato nel 2010 da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Già nel 2020 infatti Cracco si era prestato a farsi fotografare con un tuorlo d'uovo sul naso da TOILETPAPER per una copertina di La Cucina Italiana che lanciava la candidatura della cucina italiana come patrimonio dell'umanità.
Il libro è monumentale e interdisciplinare, anche se la parte più forte è quella delle fotografie d'autore; ma vi trovano spazio anche la cucina, il racconto, la biografia, l'architettura, la stessa città di Milano. L'idea iniziale è stata di Luca Sacchi, sous chef di Cracco nel ristorante nella Galleria Vittorio Emanuele II e già prima nel locale di via Victor Hugo e da Cracco-Peck. "Io l'ho voluto fortemente, partendo da un'idea molto più tradizionale di libro di ricette. Quando il tempo è stato maturo, Carlo ha detto: Facciamolo", dice oggi Sacchi.
Un libro decisamente innovativo e inclassificabile, che parte con la storia della Galleria Vittorio Emanuele II, disegnata da Giuseppe Mengoni, simbolo di una Milano in continua evoluzione, dove Cracco ha aperto nel febbraio
2018 diventandone presto uno dei centri di attrazione e continua in equilibrio tra arte, provocazione, e sì, anche settanta ricette suddivise per piani del locale: il bar bistrot, il ristorante, il fumoir e la Sala Mengoni.