Mariuccia Chiantaretto
da Washington
I neuroni si possono fabbricare in laboratorio. La rivelazione, esito di un esperimento catalogato come una vera e propria prima mondiale, arriva dallUniversità della Florida. Il pioniere che ha firmato lo studio pubblicato sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences è il professor Bjorn Scheffler.
Scheffler e il suo team, imitando la tecnica di rigenerazione naturale che avviene nel cervello, hanno prodotto con successo in laboratorio alcune cellule cerebrali. Lesperimento è stato fatto con le cavie ma gli esperti sono concordi nel ritenere che il passo per arrivare alla produzione di cellule cerebrali umane sia relativamente breve. La scoperta spalanca la porta alla possibilità di guarigione di malattie come il morbo di Alzheimer, di Parkinson e lepilessia.
Che il nostro cervello continuasse a rigenerarsi anche negli adulti, ricevendo quotidianamente provviste di cellule nervose appena formate, lo si sapeva da tempo. Usando questa scoperta, fatta cinque anni fa da due professori di Princeton, i ricercatori che si occupano della produzione di nuovi farmaci hanno fatto discreti passi nella lotta contro le malattie degenerative come il Parkinson e lAlzheimer ma non sono ancora in grado di sconfiggerle. Nel morbo di Alzheimer parte del cervello degenera causando prima la perdita di memoria poi di personalità. Nel morbo di Parkinson il processo degenerativo del sistema nervoso provoca tremori, rallentamento dei movimenti e rigidità. Ciò che offre oggigiorno la farmacopea limita i danni della rigidità ma non guarisce.
«Siamo riusciti - ha spiegato Bjorn Scheffler - a ricostruire in un piattino di laboratorio lintero processo che si svolge nel cervello. Non è la prima volta che si parla di questo argomento. È però la prima volta che si riesce a ricostruire il processo dallA alla Z».
Lo studio dimostra come sia possibile costruire in laboratorio una catena di montaggio per fabbricare neuroni. «Ciò significa - spiega Scheffler - che queste cellule cerebrali potranno essere congelate per essere usate in futuro. Scongelandole si inizierà il processo di rigenerazione che permetterà la produzione illimitata di nuovi neuroni».
«La chiave di questa tecnica - ha spiegato lesperto di neurobiologia Dennis Steindler che ha partecipato alla ricerca - sta nellabilità di individuare le cellule staminali che hanno il potere di crescere e trasformarsi in neuroni. Le abbiamo isolate, osservate per parecchio tempo grazie a uno speciale microscopio e abbiamo poi scelto quelle che ci sembravano migliori. Siamo stati testimoni oculari - ha aggiunto - della trasformazione delle cellule staminali in neuroni. Erano anni che gruppi di ricerca, noi compresi, dicevano dessere vicini alla scoperta della staminale progenitrice».
Steindler ha spiegato che in 50 anni di ricerca sul midollo spinale e sulle cellule staminali i ricercatori hanno imparato una cosa: «Occorre essere molto cauti nel proclamare daver scoperto la madre delle cellule staminali nel tessuto cerebrale. Adesso siamo in grado di fabbricare moltissimi neuroni con un numero limitato di cellule staminali. Siamo anche molto fieri perché potremmo cominciare a dare battaglia alle malattie neurologiche».
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