Crel Ma ci sono anche sorrisi: siamo secondi in Italia per il Pil

Nel 2008 il Lazio si afferma come la seconda regione italiana per dimensione economica complessiva generando un prodotto interno lordo (Pil) di 166.709 milioni di euro, l’80,6 per cento del quale viene però prodotto a Roma e nella sua provincia, mentre meno del 20 per cento nelle quattro restanti provincie laziali. È quanto emerge dal rapporto annuale sull’economia lazial elaborato dal Crel (Consiglio regionale dell’economia e del Lavoro) e presentato ieri.
Secondo il presidente del Crel Giacomo Troja, che ha illustrato il report insieme all’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri, «l’economia del Lazio è in buona salute nel 2008», ma «c’è uno squilibrio pauroso tra l’area della Capitale e il resto della Regione e in particolare con le aree interne come la Valle dell’Aniene e, la Valle del Sacco e il reatino».
«È evidente che in questi anni Roma è stata il motore economico di questa Regione, ma ora bisogna riequilibrare per far pesare di più le altre provincie - ha commentato l’assessore Nieri - e lo faremo dibattendo due questioni fondamentali: Roma Capitale e federalismo fiscale».

Nell’economia regionale complessiva il settore di gran lunga preponderante resta quello dei servizi (83,2 per centp), seguito dall’industria (15,6 per cento di cui 5,1 per cento nelle costruzioni) e dall’agricoltura (1,2 per cento).

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