Crescono i fan del «gioco» per i Municipi

Crescono i fan del «gioco» per i Municipi

Massimo Pernigotti quasi non fa più notizia: anche ieri altri 95 tagliandi in cassa. Quindi, per effetto del nuovo exploit, il consigliere provinciale arancione mantiene ben salda la maglia rosa di capoclassifica, lasciando a debita distanza l’inseguitore, l’onorevole Michele Scandroglio. Il quale, comunque, si toglie la soddisfazione della vittoria di tappa: al deputato del Popolo della libertà e coordinatore ligure del partito, infatti, sono andati ieri 117 consensi, in particolare da Busalla, Sant’Olcese e Valle Scrivia. In totale sono stati 265 i voti pervenuti nelle ultime ore, frutto di tagliandi ritagliati dalle pagine del Giornale prima del 31 dicembre e rimasti in possesso dei lettori. Il totale complessivo dei voti pervenuti tocca pertanto la cifra-record di 26.293! Intanto, mentre i componenti del «Sampdoria Club Amici di Lavagna» confermano la solidarietà (anche sotto forma di tagliandi) ad Antonio Cassano, arriva in redazione un significativo messaggio di «stima e amicizia», firmato Andrea Cambiaso, Andrea Cevasco, Enrico Cimaschi, Massimo Pernigotti e Francesco Tappani. «Caro Massimiliano - è scritto nella mail indirizzata al caporedattore Lussana -, nel ringraziarTi per aver voluto allargare il “giochino dei tagliandini“ anche ai Municipi, ci preme evidenziare la speranza che questi tagliandini ci portino a scoprire delle nuove leve della politica... magari fra quegli under 30 che incontriamo dietro ai banchetti della coalizione e che testimoniano quotidianamente il loro ideale. Diciamo questo - aggiunge il messaggio - perché riteniamo che rendere il Municipio una sorta di porta d’ingresso nell’Amministrazione pubblica determinerebbe un circolo virtuoso capace di creare una classe politica sempre più efficace e preparata. Queste cose non sono certo delle novità per l’Agorà politico genovese... ma grazie ai tagliandini - concludono Cambiaso, Cevasco, Cimaschi, Pernigotti e Tappani - possiamo passare dalle parole ai fatti concreti. Sui nominativi dei giovani... beh, noi qualche idea l’abbiamo e la porteremo avanti».
Arrivano invece (legittime, ci mancherebbe altro) critiche da «Momento liberale», il movimento che si identifica Beppe Damasio, da sempre contrario ai tagliandini, che vive come fossero il problema principale di Genova, quasi un portafortuna per l’iniziativa. E scrive anche, ma con toni molto educati e del tutto opposti, Francesco Massoletti, da Arenzano, accompagnando la lettera con altri tagliandi a favore dell’avvocato Paola Casazza: «Ma non avevo mai allegato una lettera di motivazione» precisa Massoletti. Che ora ci tiene a sottolineare: «I meriti di Paola non sono diversi da quelli di tante persone che fanno politica nel Pdl, con tanta passione e gratuita militanza, ma Paola è una persona di grande cultura e dove conosciuta è ritenuta seria, capace e leale nei principi, nei fatti e al Pdl (che non guasta mai). Virtù che sono presenti nella maggior parte degli amici che hanno concorso al gioco». Ciò premesso, aggiunge Massoletti, «il sistema elettorale che nomina i consiglieri provinciali ha la grande pecca di non rendere merito alle rappresentanze reali sul territorio: alcune parti della provincia, tra cui il ponente, l’entroterra della città, non avranno mai la possibilità di avere un rappresentante del Pdl eletto, perché la percentuale di voti/abitanti preso in queste aree dal centrodestra è sempre inferiore a quello preso nel levante. Pertanto gli eletti del Pdl sono sempre indicati nel levante».

Tutto ciò «lascia senza rappresentanza nel centrodestra zone importanti, dove si dovrebbe investire su giovani. Paola - conclude Massoletti - è uno di questi giovani su cui investire, inviandola in Provincia per rappresentare quella fetta di territorio che il Pdl non riesce a conquistare».

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