Cribari fa il romanista: «Oggi faccio il tifo per voi»

«Servono i tre punti per tagliare lo storico traguardo»

Cribari fa il romanista: «Oggi faccio il tifo per voi»

I preliminari di Champions League sono a portata di mano. Basta ricominciare a vincere, fra poco contro la formazione allenata dall’ex Nando Orsi, dopo i 3 pareggi e la sconfitta (patita nell’ultimo impegno casalingo davanti alla Fiorentina) vissuti nell’ultimo mese. È questo l’input lanciato nei giorni scorsi a Formello, dove il brasiliano Cribari è stato uno dei primi a suonare la carica. «Per una volta possiamo tifare Roma - ha dichiarato venerdì sera il difensore brasiliano -, e speriamo che i romanisti vadano a Palermo a fare la loro partita, anche se noi abbiamo il dovere di vincere la prossima sfida». Chiaro il riferimento alla sfida dei cugini, impegnati sul terreno di gioco della concorrente direttamente interessata, così come la Lazio, alla quarta piazza valida per l’ingresso nell’aristocrazia europea del calcio.
Va detto che il Cribari-pensiero sembra fotocopiato da quello di Delio Rossi che ieri ha confermato quel che aveva già accennato a metà settimana: «Quella contro il Livorno sarà più importante del derby, una partita decisiva». Così, smorzate le tensioni post-stracittadina e la querelle-stadio fra il gestore Lotito e la romanità politica, nel quartier generale formelliano s’è tornato finalmente a parlare di calcio giocato. «Domani non è una partita, ma la partita», ha sottolineato l’allenatore riminese, che poi, in riferimento a un ipotetico aiutino romanista, ha aggiunto: «È insidioso pensare che ci possa essere un aiuto da parte di qualcuno. Lo ripeto, noi siamo gli artefici del nostro destino, e se arriveranno risultati positivi per noi da Palermo tanto meglio, ma non ci dobbiamo contare». Poi il signor Delio ha puntato i riflettori sul Livorno: «Loro hanno in squadra diversi ex che ci terranno a fare bene, sono una formazione ostica ma noi dobbiamo assolutamente fare punti». Inevitabile il riferimento agli ex: «Fiore avrebbe piacere di tornare alla Lazio? Lui ha dimostrato in questi anni di essere un giocatore valido». E sul brasiliano Cesar: «L’anno scorso non ero d’accordo con la sua partenza, ma volle andare a Milano. Poi, quando mi chiese di tornare a Roma, avevamo già cambiato modo di giocare e non avrebbe potuto fare al caso della Lazio». All’Olimpico servirà la spinta del pubblico. E Rossi, che vorrebbe vedere sugli spalti uno scenario diverso dal solito, non si lascia sfuggire l'osservazione: «È un mio sogno vedere lo stadio pieno. Con questo però non faccio appelli, non mi piace e non so farne. Ma se uno non va allo stadio in un momento particolare e preferisce rimanere davanti alla tv non è gran tifoso». Peruzzi sarà della partita, anche se nell’immediato dopo-derby aveva annunciato il ritiro che, per esigenze di club, slitta così a fine campionato.

Salteranno invece la sfida con i labronici Mauri (afflitto da lombalgia) e lo squalificato Mudingayi, sostituiti da Jimenez e Manfredini, mentre Pandev, che ha comunque recuperato dagli ultimi acciacchi, è in ballottaggio con il nigeriano Makinwa per affiancare il veneziano Rocchi in attacco.

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