Un difensore e/o un centrocampista. Sul taccuino del Milan questo è lo schema per il mercato di gennaio. «Cerchiamo un Cassano in difesa e in centrocampo» è la definizione di Galliani che però non trova riscontri nella realtà. La verità è un'altra. E cioè che su alcune candidature, a Milanello, non c'è l'unanimità di pareri. Prendete per esempio Criscito, il difensore laterale per il quale in Brasile Galliani e Preziosi hanno parlato a lungo. La richiesta iniziale del Genoa è uno sproposito: 18 milioni di euro. Quella successiva è leggermente inferiore: Abate più 8 milioni di euro. Galliani ha fatto sapere che sono entrambe impraticabili. Ma il punto vero è un altro. Criscito non entusiasma Allegri che non gli accredita grande fisico nè grande corsa, qualità di cui ha bisogno per rimpolpare quel ruolo visto che Zambrotta ha un ginocchio ballerino e che Antonini ha solo la corsa.
Poisizoni rovesciate invece sul centrocampista. D'accordo su van Bommel (candidatura bocciata, solo Raiola insiste), discussione aperta su Lazzari. Piace ad Allegri che lo ha avuto a Cagliari e perciò ne conosce perfettamente qualità e difetti, non piace inv ece nè a Braida, il dg, nè a Galliani che lo considerano un rinforzo che non aggiunge granchè alla cifra tecnica del Milan. Giudizi da sottoscrivere entrambi, sia per Criscito, sia per Lazzari.
Possono servire, invece, al Milan uno tipo Balzaretti, del Palermo, che ha corsa e anche capacità difensiva. Oppure Riise della Roma, rimasta senza compratore e senza liquidità in questa fase della stagione, con un debito nei confronti del Milan per l'affare Borriello.
Per i rinnovi al Milan hanno idee molto chiare. Alcuni sono scontati: ad Ambrosini, il capitano, a Pirlo e Nesta che non hanno pari in circolazione.
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