Milano - Qualcuno ha regalato una Ferrari al cappellano di Linate? «Grazie Sea!» saluta don Giovanni Tremolada alla guida del bolide rosso fiammante. Quattro foto a colori sul numero di ottobre di Linate Flash City Airport, la rivista edita dal 1992 che si trova in tutte le colonnine dell’aeroporto milanese e di cui il sacerdote è direttore responsabile.
Sea handling, società di gestione degli scali milanesi, ha circa mille dipendenti in cassa integrazione, divisi tra Linate e Malpensa, e in molti hanno strabuzzato gli occhi vedendo il cappellano in Ferrari: un regalo della Sea? E con quali soldi? «Uno scherzo da prete, siete dei boccaloni», risponde don Giovanni Tremolada al cellulare.
E le foto? «Sì, quello sono io, ma chiunque può avere una Ferrari, anche lei o il suo direttore», risponde prima di chiudere la comunicazione e senza rivelare chi sia l’amico benestante che gli ha permesso di provare l’ebbrezza di trovarsi al volante di una Ferrari, con tanto di meccanico in divisa rossa come ai box di Maranello.
Un gioco che lascia qualche dubbio, riportato in migliaia di copie e non da un ciclostile clandestino, ma su Linate Flash City Airport, rivista con redazione nella cappellanìa dell’aeroporto e diffusissima nello scalo, come avrà potuto notare chiunque atterri o decolli al Forlanini.
Don Giovanni racconta nell’articolo che illustra le fotografie come la Ferrari sia un dono della Sea «per il suo cinquantesimo di sacerdozio, per il venticinquesimo di servizio all’aeroporto di Linate e per il suo settantacinquesimo compleanno». Di più, il cappellano ringrazia «il presidente, il consiglio d’amministrazione e i dirigenti della Sea per il dono tanto inaspettato quanto gradito, che lo ripaga di tutte le dimenticanze e le trascuratezze dei venticinque anni di servizio e prega per loro affinché il Signore e la Madonna di Loreto li ricambino come effettivamente meritano».
Alla Sea, di fronte a una richiesta di chiarimenti, non ridono. «È un articolo ironico, legato alla vicenda di un posto auto. Dopo che la Sea gliene ha offerti tre, uno diverso dall’altro e nessuno andava bene, il cappellano è uscito fuori con questa storia», rispondono dopo molti no comment dalle relazioni esterne della società aeroportuale. Aggiunge il sacerdote che lui da anni chiedeva un posto macchina nel parcheggio coperto per la sua Golf Polo e che non gli è mai arrivato. Sul giornale, infatti, insiste: «Chissà se la Sea troverà un posto macchina fisso anche per il cappellano dopo ventiquattro anni di servizio!». «Per ora è sempre costretto a occupare un posto di emergenza, come Giuseppe e Maria, che per far nascere Gesù hanno dovuto riparare in una stalla “perché non c’era posto per loro nell’albergo!”» conclude.
La rivista Linate Flash City Airport, stampata in migliaia di copie, unisce notizie religiose a cronache dell’aeroporto.
Due pagine, dal titolo “Tra Sea e dintorni”, danno conto di quel che accade nell’aeroporto funestato dalla crisi Alitalia, dalla cassa integrazione e dalla progressiva diminuzione di passeggeri. E qui, in mezzo alla riapertura della Sala Vip Freccia Alata, il ristorante panoramico Gourmet e le news dalla piscina, spiccano le quattro foto della rossa Ferrari.
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