Milano - Al termine dell'ennesima giornata di
fibrillazioni sui mercati internazionali, il presidente del Consiglio
prende la parola insieme a Giulio Tremonti nel corso di una attesa
conferenza stampa. "C'è una speculazione speciale sull'Italia - ha
iniziato il premier -. Lavoreremo da subito
attraverso il parlamento per introdurre in Costituzione il principio
dell’equilibrio di bilancio". E poi: "Il pareggio di bilancio sarà
anticipato dal 2014 al 2013". "Ho passato tutto il pomeriggio al
telefono con i colleghi europei, con Angela Merkel,
Sarkozy, Von Rampuy per concordare tra di noi misure e questa sera
sentirò il presidente Obama", ha proseguito Berlusconi. "La situazione è
molto difficile e
richiede interventi concordati. Bisogna riconoscere che il mondo è
entrato in una crisi finanziaria globale, che investe tutti i
paesi. Assieme al presidente francese Sarkozy si è
deciso di anticipare a tra pochi giorni la convocazione di un G7 dei
ministri finanze, magari preparatorio di un G8 di capi di Stato e di
Governo".
E poi le linee guida: "Lavoreremo da subito
attraverso il Parlamento per introdurre in Costituzione l’equilibrio di bilancio, le libertà in base alle quali tutto è consentito tranne ciò
che non sia espressamente vietato dalle leggi. Lavoreremo per l’accelerazione delle misure che abbiamo introdotto nel dl manovra
con la possibilità del pareggio di bilancio nel 2013 anzichè nel 2014".
Tremonti e i 4 pilastri Il governo agirà su "4
pilastri", due
di finanza pubblica e due di crescita e sviluppo. Lo ha detto il
ministro dell’Economia Giulio Tremonti, spiegando che i primi due
interventi riguardano l’introduzione in Costituzione del pareggio di
bilancio e l’anticipo del pareggio al 2013, mentre gli altri due
porteranno alla riforma del mercato del lavoro e alla "madre di tutte le
liberalizzazioni", ovvero "tutto è libero tranne ciò che è vietato". "Anticipo brevemente che lavoreremo
da subito in Parlamento per introdurre nella nostra Costituzione il principio di equilibrio di bilancio ed anche un altro principio, cioè la
libertà in base alla quale tutto è consentito per i soggetti economici e per le imprese eccetto quello che non è vietato dalla legge", ha dichiarato il ministro dell'Economia.
E il Parlamento non chiude Nella lettera che il premier
ha scritto ai Presidenti di Camera e Senato si spiegherebbero le ragioni della necessità di inserire in Costituzione il principio del
pareggio di bilancio. Ci si soffermerebbe sulla necessità della modifica dell’articolo 41 della nostra Carta e si spiegherebbe l’utilità e
l’urgenza di consentire al governo, attraverso il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, di informare le commissioni competenti per
avviare rapidamente il dibattito parlamentare. Le vacanze delle commissioni potrebbero, dunque, accorciarsi.
Pd: irresponsabili Molto caustico il commento del Partito Democratico: "È da irresponsabili anticipare la manovra senza correzioni". Più pesante Antonio Di Pietro: "E` la conferenza stampa dei fichi secchi. Continuano a prendere in giro non solo gli italiani ma anche le istituzioni europee.
A cosa serve cambiare la Costituzione? Il pareggio di bilancio è un`esigenza immediata che non si ottiene inserendo due termini nella Carta, tra l`altro con un iter legislativo piuttosto lungo. L`unica proposta sensata è quella dell`anticipo della manovra, ma hanno omesso la parte più importante, ossia la modifica delle ultime norme varate, che oltre ad essere fortemente inique sono risultate inefficaci".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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