Voleva sbranare tutti, vestire quella maglia rossa che aveva lì a portata di mano, a soli 4", per poi cercare oggi l'impresa sull'Angliru; invece Vincenzo Nibali è rimasto a bocca asciutta: per una crisi di fame.
Sognava il rosso Vincenzo Nibali, ma ora vede nero. Alla Vuelta giornata da dimenticare per gli azzurri. Michele Scarponi dopo soli 26 chilometri ha messo piede a terra ed è salito sull'ammiraglia: fine delle trasmissioni. Vincenzo Nibali è crollato inaspettatamente a poco meno di tre chilometri dal traguardo, concludendo 27° a 206 dal vincitore, il 24enne estone Taaramaae.
«Fortunatamente non è stato un tracollo - dice il siciliano che ora è scivolato in 7ª posizione a 125 dalla maglia rossa sempre sulle spalle del britannico Bradley Wiggins, anche ieri molto brillante e splendidamente spalleggiato dal compagno di squadra Christopher Froome -. Ad un certo punto mi si è spenta la luce. Mi sentivo bene e sul più bello sono mancato. Penso daver avuto una crisi di fame: probabilmente non mi sono alimentato bene».
Oggi la tappa regina di questa Vuelta: la corsa arriva sul micidiale Angliru, il Mortirolo di Spagna, con le sue pendenze da capogiro, con i suoi 12,5 chilometri alla media del 10 per cento e tratti superiori al 20. La Vuelta non è chiusa, può succedere ancora di tutto: «Io ci proverò», assicura Nibali.
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