Crisi, la Francia "congela" per tre anni la spesa pubblica

Parigi punta a ridurre il deficit dello Stato. Il premier Fillon: un dipendente pubblico su due non sarà sostituito al momento in cui andrà in pensione, le spese per il funzionamento corrente dello Stato diminuiranno del 10% in tre anni, con una riduzione del 5% dal 2011. No ad aumenti massicci di tasse 

Crisi, la Francia "congela" per tre anni la spesa pubblica

Parigi - La Francia intende "congelare" la spesa pubblica per i prossimi tre anni con l’obiettivo di ridurrre il deficit dello Stato. È quanto annuncia in un comunicato il premier francese Francois Fillon. Nel comunicato, diffuso dai servizi del primo ministro al termine di un seminario governativo consacrato alla riduzione del deficit, Fillon ha confermato che le spese dello Stato, fatta eccezione per gli interessi sul debito e la spesa pensionistica, saranno congelati in valore assoluto "per i prossimi tre anni" (2011, 2012 e 2013). Fillon ha anche chiesto ai ministri di "fare in modo che la spesa sia strettamente mantenuta al livello previsto" dalla legge di bilancio. In questo quadro, il premier conferma che un dipendente pubblico su due non sarà sostituito al momento in cui andrà in pensione. "Le spese per il funzionamento corrente dello Stato diminuiranno del 10% in tre anni, con una riduzione del 5% dal 2011", ha detto ancora il braccio destro del presidente Nicolas Sarkozy. Il deficit dello Stato è solo una delle tre componenti del deficit pubblico, insieme alla sicurezza sociale e alle collettività territoriali.

Tasse, niente aumenti Il governo francese esclude "un aumento massiccio delle tasse", ma "la politica di riduzione del deficit pubblico riguarderà tutti i cittadini", ha affermato il portavoce del governo, Luc Chatel.

Il governo, ha continuato Chatel respinge l’idea di una politica di rigore in Francia: "Nnon vogliamo un aumento massiccio delle tasse che avrebbe per effetto immediato di asfissiare l’economia. Vediamo che la ripresa è alla nostra portata, ma resta fragile".

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