Cè un segno negativo davanti alle percentuali del primo trimestre 2009 delleconomia lombarda. La produzione industriale è scesa dell11,1 per cento sia nel confronto allanno precedente che allultimo trimestre 2008. Anche la situazione dellartigianato segna meno 11,6 e flessioni si registrano in tutti gli altri settori, dalla meccanica (-12,4) alla chimica (-9,0) passando per lalimentare (2,9).
Ma, attenzione, sarebbe sbagliato leggere queste percentuali attraverso la lente del pessimismo: infatti, «segnali di speranza», ben meno preoccupanti «arrivano dallandamento degli ordini» - riducono sensibilmente il calo congiunturale - e «dalle aspettative degli imprenditori». Analisi siglata da Unioncamere e Associazioni regionali dellArtigianato che presentano il rapporto del primo trimestre 2009 e che, in soldoni, è la fotografia di 1.644 interviste ad aziende industriali e 1.169 imprese artigiane.
Fermo immagine che, secondo Roberto Formigoni, fa «emergere qualche dato più confortante»: «Il peggioramento a livello produttivo che era stato previsto nello scorso trimestre si è certamente verificato, ma ci sono primi, per quanto timidi, segnali». Per il presidente della Regione Lombardia sta tornando «soprattutto la fiducia degli operatori economici»: «Vuol dire che essi stessi intravedono la luce positiva in fondo al tunnel, cioè percepiscono che il mercato si sta rimettendo in moto e che le esportazioni danno segnali di speranza, di fiducia». Naturalmente, Regione Lombardia non abbassa la guardia e diversi sono gli «interventi concreti» che declina Domenico Zambetti, assessore allArtigianato: «Abbiamo rifinanziato di 48 milioni il Fondo regionale per agevolazioni allartigianato, poi il fondo Made in Lombardy con 135 milioni di Finlombarda e 35 di garanzie regionali e, infine, abbiamo anche favorito il reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti più a rischio».
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