Economia

Crisi, Napolitano: "Ripresa lenta, ora riforme"

Incontrando i giovani industriali il presidente della Repubblica si dice "preoccupato per la ripresa lenta e fragile". Quindi l'invito: "Le istituzioni devono avviare riforme condivise atte a superare quelle debolezze"

Crisi, Napolitano: "Ripresa lenta, ora riforme"

Capri - "Prospettive durature di ripresa sono legate specialmente in Italia alla capacità delle istituzioni di avviare riforme condivise atte a superare quelle debolezze". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, illustra la strada per superare la crisi dell’economia, nel messaggio inviato al convegno dei giovani industriali, che si è aperto oggi a Capri.

I primi segnali di ripresa "Negli ultimi mesi, si stanno registrando i primi segnali di miglioramento della situazione economica mondiale", scrive il capo dello Stato alla presidente dei giovani di Confindustria Federica Guidi ricordando che "restano le preoccupazioni per la lentezza e la fragilità della ripresa in atto, per i pesanti effetti negativi della crisi sui livelli occupazionali, che rischiano di perdurare nel tempo, e per le difficoltà strutturali specifiche del nostro Paese". Prospettive durature di ripresa sono, per Napolitano, "legate specialmente in Italia alla capacità delle istituzioni di avviare riforme condivise atte a superare quelle debolezze".

Riforme necessarie "D’altro lato - prosegue il Quirinale - è indispensabile che il sistema delle imprese sia in grado di cogliere con prontezza le opportunità derivanti dall’attuale miglioramento del quadro economico internazionale con una attenzione particolare alle prospettive di sviluppo che possono derivare anche per le piccole e medie imprese da un’intensificazione dei rapporti economici con i paesi del bacino del Mediterraneo".

In questa sfida, Napolitano affida un compito insostituibile "alle risorse organizzative e di iniziativa del sistema imprenditoriale, nell’ambito del quale i giovani imprenditori di Confindustria, che ne costituiscono attiva e feconda espressione, sono chiamati a dare il proprio specifico contributo di capacità progettuale e di innovazione".

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