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Crisi di nervi E Obama comincia a perdere la leggendaria calma

Washington«Presidente Obama, prendi un po’ di Valium!». L’esortazione è giunta dai repubblicani dopo un incontro molto teso con l’inquilino della Casa Bianca che ha confermato il momento di nervosismo del presidente Usa: la sua popolarità continua a cadere, la marea nera continua ad avanzare, la sua agenda legislativa è bloccata al Congresso e la leggendaria calma di Obama davanti alle avversità ha mostrato negli ultimi tempi qualche smagliatura.
«Dicono che non sono più "cool" come una volta - ha esclamato durante una recente visita in California - ma ho sempre detto che cambiare le cose sarebbe stato duro. Adesso hanno cominciato a raffigurarmi sui poster con i baffetti alla Hitler. Un bel cambiamento rispetto a 18 mesi fa!».
La frustrazione di Obama è emersa in modo chiaro nella vicenda della marea nera. Le critiche e le minacce alla compagnia petrolifera Bp, responsabile del disastro e dei tentativi per arginare la marea nera, sono diventate sempre più pesanti. Anche i suoi collaboratori, fiutando l’aria di "Katrina 2", hanno cominciato ad usare verso la Bp il linguaggio da cow-boy stile Bush. E Obama non è stato da meno: «Tappate quel maledetto buco!» ha detto al suo team inviato in Louisiana per supervisionare i tentativi della Bp di porre fine alla catastrofe petrolifera.
Il nervosismo di Obama è emerso anche al Congresso durante un colloquio molto teso con i senatori repubblicani che ha accusato di bloccare tutte le sue iniziative per puro espediente politico. «Più parlava e più si arrabbiava - ha commentato il senatore repubblicano Pat Roberts -. Dovrebbe prendere un calmante prima di venire a parlare con noi se gli facciamo questo effetto».
Particolarmente tesi sono stati gli scambi di battute tra Obama e il suo vecchio rivale per la Casa Bianca John McCain, che è senatore per l’Arizona. Obama ha condannato con durezza la legge appena approvata in Arizona contro gli immigrati clandestini. McCain chiede confini più sicuri tra Arizona e Messico. «Non è così che si risolve il problema della immigrazione - ha risposto Obama - occorre un’ampia riforma».

Ma i repubblicani non intendono collaborare col presidente Usa. Lo scontro duro per le elezioni di midterm di novembre è già cominciato. Ma un sondaggio di ieri mostra che sempre più americani pensano che Obama sia fuori sintonia con la gente.

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