Crisi, il premier: "Gli italiani lavorino di più"

All'inaugurazione della linea ad alta velocità sulla tratta Milano-Roma, il premier invita gli italiani a reagire al "virus americano" lavorando di più. Ma la Banca d'Italia rivede le stime di decrescita del 2% del pil: "Sono eccessivamente ottimistiche". Fmi: "In Italia misure giustamente caute"

Crisi, il premier: "Gli italiani lavorino di più"

Milano - "Abbiamo tutte le condizioni per guardare al futuro con fiducia". All'inaugurazione della linea ad alta velocità sulla tratta Milano-Roma, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, invita gli italiani a reagire al "virus americano" impegnandosi e lavorando di più: "Ci sono tutti i presupposti per far bene, ma gli italiani si impegnino e lavorino di più". Ma la Banca d'Italia rivede le stime di decrescita del 2% del pil: "Sono eccessivamente ottimistiche".

L'appello agli italiani Berlusconi sottolinea la necessità di un impegno comune per uscire al più presto dalla crisi che è "un virus" che viene dagli Stati Uniti. "Bisognerebbe avere tutti la voglia di reagire - ha detto prima di partire per il viaggio-prova del treno Tav Milano-Roma con tragitto in tre ore - di avere molta fiducia, di impegnarsi e magari lavorare anche di più reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America e che ha colpito un corpo sano perchè noi abbiamo famiglie di risparmiatori, l’83% ha la proprietà della casa e chi abita in una casa monofamiliare adesso potrà espanderla mettendo in movimento soldi che sono fermi in banca". Il presidente del Consiglio ha, poi, sottolineato che l’Italia ha un sistema bancario solido e "straordinari piccoli e medi imprenditori. Abbiamo tutte le condizioni per guardare al futuro con fiducia e uscire da questa crisi". Secondo Berlusconi "non si capisce bene quali siano le cure della crisi. Stiamo tutti tentando con un pò di aspirina, ma tutti i Paesi sono in questo stato e posso dire che, avendo ascoltato per due giorni i miei colleghi dell’Unione europea, l’Italia è quella che ha fatto prima e di più".

Il ritardo infrastrutturale "Per il ritardo che abbiamo sulle infrastrutture, paghiamo 4-5 punti pil all’anno", ha detto il presidente del Consiglio spiegando che è "necessario e indispensabile che dopo 30 anni di inattività si ritorni a costruire infrastrutture perchè abbiamo un gap del 50% rispetto alla Francia e alla Germania, sia per quanto riguarda le strade che le ferrovie". Berlusconi ha quindi giudicato positiva la realizzazione dell’Alta velocità con la Frecciarossa: "Questo è un fatto che dà speranza. Riapriremo i cantieri che la sinistra ha chiuso per i fanatismi e i veti ambientalisti". 

Le stime di Bankitalia Saranno riviste "sicuramente al ribasso" le prossime stime del Pil della Banca d’Italia. Nel corso del suo intervento ad un seminario della Luiss sulla global governance, il capo del Servizio studi di via Nazionale, Fabio Panetta, si vede costretto a rivedere l’ultima previsione ufficiale della Banca d’Italia che parlava di un calo del 2% del prodotto interno lordo nel 2009 contenuta nel bollettino economico. Secondo Bankitalia, l'ultima stima è superata dalle indicazioni arrivate dal vicedirettore generale, Ignazio Visco, che ha parlato di un effetto trascinamento del dato fornito dall’Istat nel quarto trimestre 2008. Le previsioni del bollettino, afferma Panetta, "sono eccessivamente ottimistiche". Secondo Panetta, "la deflazione in Europa per ora non rappresenta un problema, ma si stanno intensificando i rischi di una fase deflattiva". Anche alla luce di questo "lo stimolo monetario è importante, ma lo spazio per ulteriore allentamento delle politiche monetarie è limitato". Per questo, aggiunge Panetta, "bisognerà cominciare ad operare con strumenti non convenzionali", fra i quali un aumento dell’offerta di liquidità alle banche, un acquisto di titoli a lungo termine e una maggiore fornitura di liquidità a chi richiede credito.

Fmi: "Misure giustamente caute" Nelle misure di risposta alla crisi economica sul fronte delle politiche economiche le autorità italiane hanno adottato un approccio "appropriatamente cauto". Carlo Cottarelli, direttore del dipartimento affari fiscali del Fondo monetario internazionale, plaude alle misure messe in atto dal governo: "L’Italia è tra i Paesi che hanno meno margini fiscali di intervento".

secondo Cottarelli, la risposta dell’Italia alla crisi è "appropriata in considerazione dei limitati spazi fiscali di intervento" e dell’ampliarsi del divario di rendimento dei titoli di Stato italiani rispetto a quelli della Germania, che fanno da riferimento a tutta l’area dell’Euro. In questo quadro l'Fmi crede che "la politica dell’autorità italiane è cauta, ma appropriatamente cauta".

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