La crisi Roma in castigo dopo la disfatta di Udine Sensi: «Tutti in ritiro»

Son tornati i tempi cupi. Mai nell’era dei tre punti la Roma aveva avuto una classifica così modesta dopo otto giornate. Sette miseri punti e al zona retrocessione a due passi. La formazione di Spalletti ha perso ieri (3-1 a Udine) la terza gara consecutiva in campionato, evento che non le accadeva dall’aprile 2005 quando, nell’ordine, venne battuta da Reggina in casa (1-2), Siena in casa (0-2) e Sampdoria a Marassi (1-2). Rosella Sensi ha perso la pazienza e annuncia: «Da stasera tutti in ritiro in vista del turno infrasettimanale di campionato contro la Samp». E Spalletti si rimbocca le maniche: «D’ora in avanti userò metodi diversi con i giocatori». È un tecnico furibondo che continua però a fare i conti con toppe arbitrali in serie: «Mirko ha subito una forbice sulla caviglia, l’ammonizione e assurda». Poi l’autocritica prende il sopravvento. «È chiaro che anche noi ci abbiamo messo del nostro, soprattutto io. Ho lavorato male, perché questo fatto della palla lunga dell’Udinese la conoscono tutti e bisognava comportarsi diversamente. Da qui in avanti userò metodi diversi perché non si può giocare così, bisogna fare meglio la fase difensiva, di conseguenza». Sull’altra sponda le cose vanno meglio ma non troppo.

La Lazio ha perso in casa contro un Napoli corsaro dopo un gran primo tempo e la vetta si allontana. Delio Rossi - vista la classifica - non ne fa un dramma: «È mancato solo il gol, contro una squadra tosta. Abbiamo fatto una buona partita e avuto le nostre occasioni ma se non la butti dentro questo è il risultato».

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