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Cristiano Ronaldo tradisce il Manchester

«Al Meazza vedi in faccia i giocatori. Il Barcellona esagera, ma ci proviamo»

da Barcellona

Ancora una volta il Manchester non sa vincere a Barcellona. Sorta di maledizione che non conosce confine. Ma stavolta il pareggio (0-0) gioca a favore. La sfida tra titani del gol finisce senza gol, come vogliono i dispetti del pallone. Cristiano Ronaldo ha tradito gli inglesi fallendo, dopo due minuti, il rigore che poteva valere il ko. Il Barcellona ha tenuto botta, ma gli inglesi hanno altro ritmo. Martedì prossimo potrebbero dimostrarlo.
Tutto e subito: colpi di scena, l’urlo furioso del Camp Nou e la figuraccia di Cristiano Ronaldo. Nemmeno il tempo di cominciare la partita, veder dislocato sul campo il trio del Manchester (Ronaldo-Rooney-Tevez), ritrovare un Barcellona un po’ meno pungente (Henry in panchina, Messi ed Eto’o davanti) ed ecco spuntare Cristiano Ronaldo in area, pronto a correggere un cross dal corner. Nel bel disegno entra una mano di troppo di Milito. Rigore che poteva segnare la partita, se il portoghese non avesse calciato chissà dove come un brocchetto qualunque. Se Ronaldo voleva mettere in cornice la sua sfida personale con Messi, ecco servito il piatto del brutto ricordo. Ed anche peggio, perchè da quel momento il Barcellona, meglio fortificato a centrocampo, ha cominciato a far gioco e a far soffrire il Manchester che, a sua volta, ha accusato notevolmente l’errore del protoghese.
Gli inglesi hanno faticato a tener botta in mezzo al campo, Tevez talvolta si è visto costretto a fare il terzino. Messi ha fatto venire il mal di testa ai difensori ad ogni toccar di palla, anche se al tirar delle somme del primo tempo i tiri in porta sono stati sogni, quelli fuori soltanto banali esercitazioni e tutto il gioco un pigia pigia, un tirar di corda per vedere chi la spuntava.
Ronaldo ci ha riprovato (con il rigore), ma l’arbitro non c’è cascato, anche se nessuno si sarebbe stupito della decisione: errore difensivo di Iniesta, guizzo di Cristiano R. intervento scomposto e fallo di Marquez. Arbitro zitto, sospirone per il Nou Camp.
Poi è stato tutto un «vorrei ma non posso», l’attesa di un brivido e magari di un gol. Illusioni perdute: Eto’o ci ha provato due volte, ma non ha mai raddrizzato la mira. Carrick lo ha imitato, la partita ha perso colpi. L’arbitro bravo a non farsi ingannare da cadute in area. Le stelle sono state a guardare: Messi è uscito per primo, poi l’hanno seguito Rooney e Deco. Il Manchester ha lasciato perdere mire falsamente offensive (Rooney ha giocato prevalentemente in copertura), il Barcellona ha provato il tridente inserendo Bojan e ripescando Henry. E, guarda il caso, proprio dal piede del francese sono partiti i tiri che hanno messo in ansia Van Der Sar.

Solo ansia e cuore in gola, solo sbuffi del Nou Camp, solo rimpianti per il Manchester che ora dovrà raddrizzare la mira all’Old Trafford.

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