Croce Rossa Una storia lunga 150 anni Un esempio per i giovani

Era il 1859 quando Henry Dunant, un agente di cambio di Ginevra, si ritrovò testimone della terribile battaglia di Solferino, nei pressi di Mantova, tra l’esercito franco-piemontese e quello austriaco. Una vera e propria carneficina che lo segnò al punto tale da spingerlo ad organizzare squadre di soccorso per i feriti sui campi di battaglia indipendentemente dall’esercito di appartenenza. Nasceva così quella che sarebbe diventata la più importante organizzazione umanitaria mondiale: la federazione internazionale Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Oggi essa compie 150 anni e festeggia con un grande evento: «Solferino 2009», in programma dal 23 al 28 giugno nell’omonima città. Un vero e proprio «villaggio umanitario» verrà allestito nel luogo della battaglia del 1859 per ospitare decine di migliaia di partecipanti. Previsti numerosi workshop, tavole rotonde, giochi di ruolo, visite guidate al Museo internazionale della Croce Rossa, competizioni sportive, simulazioni delle attività delle Unità di risposta alle emergenze e la storica fiaccolata che ripercorrà i luoghi dei soccorsi della battaglia di Solferino. Il 26 giugno inoltre Marina Rei, Daniele Silvestri, Francesco Tricarico e Timba Latin Jazz Quintet suoneranno gratuitamente a Castiglione delle Stiviere per raccogliere fondi in favore dell’Abruzzo e per lanciare ai giovani l’appello ad unirsi ai 98 millioni di volontari che il movimento conta in tutto il mondo. «In 150 anni di storia i nostri principi sono ancora attuali» ha detto Francesco Rocca, commissario straordinario della Croce Rossa italiana in occasione della presentazione, lunedì scorso, di «Solferino 2009». Presenti anche Leonardo Carmenati (capo dipartimento emergenze Cri), Leopoldo Principe (capo progetto Solferino 2009 per la federazione internazionale), Roberta Zuchegna (responsabile dell’organizzazione del terzo incontro mondiale della gioventù di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa), oltre ai cantanti Marina Rei e Daniele Silvestri. «Con questo evento - ha continuato Rocca - vogliamo passare il testimone ai giovani». Proprio questi ultimi infatti saranno i veri protagonisti dei cinque giorni di festa. In 600 parteciperanno all’iniziativa «Youth on the move»: un progetto di formazione e di discussione sul ruolo strategico della gioventù nell’affrontare la vulnerabilità del futuro. Al termine dell’incontro verrà stilata la bozza di una dichiarazione, un appello all’azione che 300 di loro presenteranno a Ginevra ad esponenti della comunità internazionale.

«Con questo progetto i giovani di 186 società nazionali si confronteranno per migliorare il servizio offerto dal movimento internazionale» ha detto Roberta Zuchegna. Parlando delle celebrazioni per i 150 anni Rocca ha poi aggiunto: «A Solferino speriamo di riceve la notizia che attendiamo da mesi: Eugenio Vagni libero».

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