Le «Croci» sorprendono Tursi: «Non fateci pagare la Tia»

È una proposta concreta e un invito a fare squadra nell'interesse generale della città quella lanciata dai giovani di Janua durante l'evento «Genova ed il Sociale. Pensando al Futuro» svoltosi venerdì nei locali della Croce Rosa di Rivarolo. Studenti, professionisti ed imprenditori di diversa estrazione politica ma uniti dalla stessa voglia di dare il proprio contributo alla società. Insieme si sono confrontati e hanno messo a punto una documento «chiavi in mano» per intervenire sul difficile futuro delle Pubbliche Assistenze in una Genova dal crescente numero di anziani e dalla sempre minor partecipazione di giovani volontari. Numerosi gli intervenuti oltre ai relatori Roberta Papi, assessore alle Politiche sociosanitarie e i consiglieri comunali del Pdl Matteo Campora e Stefano Balleari erano infatti presenti tra il pubblico il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello, il professor Alberto Maria Benedetti e il senatore Enrico Musso. Di fronte a loro gli associati hanno proposto per tutte le pubbliche assistenze un'esenzione dall'onerosa tassa dei rifiuti Tia che porterebbe un beneficio all'intera cittadinanza pur senza pesare troppo sul bilancio Comunale, consentendo alle «Croci» di reimpiegare le risorse così risparmiate a vantaggio delle attività di soccorso. Numerosi i contributi al dibattito offerti dai presenti e dai soci di Janua tra cui quello del diciassettenne Andrea Grasso: «Credo che si potrebbe fare una campagna di sensibilizzazione gratuita sui mezzi Amt in concomitanza alla prossima apertura delle scuole così da coinvolgere i più giovani al mondo del volontariato» ha proposto il giovane.

Un suggerimento subito accolto dal responsabile Relazioni istituzionali di Amt Alberto Villa che intende portare avanti il progetto. In chiusura il presidente di Janua Luca Marchesi ha così sintetizzato l'incontro: «Le Pubbliche Assistenze fanno il bene di tutti, e la buona politica ha il dovere di sostenerle concretamente con ogni mezzo possibile».

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