Crocifisso, voto bipartisan

Il consiglio provinciale di Viterbo in difesa del crocifisso, «simbolo irrinunciabile della nostra identità e della millenaria tradizione cristiana».
È stato approvato due giorni fa, in maniera bipartisan, un ordine del giorno dell’esponente Pdl Francesco Battistoni con il quale vengono respinte fermamente le mtivazioni della discussa sentenza emessa dalla Corte europea per i diritti dell’uomo del 3 novembre scorso. Una decisione con la quale si bollava l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche dello Stato italiano come «una violazione dei diritti fondamentali», in quanto limitativo «del diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le convinzioni e il diritto degli scolari di credere o meno». Solo due le eccezioni, da parte dell’esponente di Rifondazione comunista e di un consigliere del Pd.
«Antieuropee e antistoriche»: così vengono definite le motivazioni della Corte europea, che stando all’ordine del giorno di Battistoni non avrebbe tenuto conto del «messaggio positivo insito nella morale della fede cristiana, che trascende gli stessi valori costituzionali, il ruolo della religione nella storia italiana e il suo radicamento nella tradizione del Paese».

La croce di Cristo rappresenta infatti «valori naturali che vanno al di là del suo significato religioso», comunicando «un umanesimo che ha come fondamento la civile convivenza di popoli e culture diverse». Il consiglio provinciale viterbse, infine, approva l’iniziativa del ricorso contro «l’ingiusta sentenza» da parte del Governo italiano.

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