Stava camminando allinterno di una piccola chiesa in via Colle SantAgapito, a Palestrina, quando improvvisamente il pavimento ha ceduto facendolo sprofondare per oltre trenta metri. La tragedia ha per protagonista don Claudio Rocchi, un gesuita di sessantanni, da tempo vice parroco della cappella interna alluniversità La Sapienza di Roma. Luomo era andato a pregare nella cappella diroccata che si trova allinterno di un terreno di proprietà della sua famiglia di origine. Mentre pregava il pavimento è sprofondato e il sacerdote è precipitato nel pozzo probabilmente di origine romana, di una profondità di oltre trenta metri.
Lallarme è stato dato con una telefonata da una vicina intorno alle 18.45. I carabinieri sono intervenuti subito allertando anche i vigili del fuoco che sono giunti sul posto con sei mezzi, un elicottero e una squadra di salvataggio di speleologi. Questi ultimi hanno incontrato non poche difficoltà per recuperare il corpo di Don Claudio visto che il terreno era molto friabile ed è stato necessario un lungo lavoro di messa in sicurezza del pozzo prima di raggiungere don Claudio.
Secono una prima ricostruzione fatta dai carabinieri don Claudio stava pregando nella chiesetta quando il pavimento ha ceduto improvvisamente facendo precipitare il religioso per oltre trenta metri. I vigili hanno localizzato e recuperato nella notte il corpo delluomo ormai senza vita.
Il pozzo, di cui si ignorava lesistenza, dovrebbe essere profondo - secondo una prima stima dei tecnici intervenuti - una trentina di metri e potrebbe risalire addirittura allepoca romana.
La cappella, di pochi metri quadrati, si trova di fianco a una casa di campagna. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Palestrina, comandati dal capitano Antonio De Rosa e gli speleologi.
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