Cronaca giudiziaria

"Intossicato? No, avvelenato". Così è morto il bimbo a Sharm el-Sheik

Andrea Mirabile, 6 anni, morì durante una vacanza con i genitori a Sharm el-Sheik. La Procura di ha escluso l'ipotesi di un'intossicazione alimentare: "Ipotesi avvelenamento da contatto"

"Intossicato? No, avvelenato". Così è morto il bimbo a Sharm el-Sheik
Tabella dei contenuti

Andrea Mirabile, il bimbo di 6 anni che ha perso la vita durante una vacanza con i genitori a Sharm el-Sheik, lo scorso 2 luglio, non sarebbe morto per un'intossicazione alimentare. La Procura di Palermo, che sul caso indaga con l'ipotesi di reato per omicidio colposo, non esclude un avvelenamento da contatto - racconta Lara Sirignano sul Corriere della Sera - anche se saranno necessari ulteriori accertamenti medico-legali per averne conferma. "Vogliamo sapere cosa è accaduto ad Andrea. Abbiamo atteso mesi, attenderemo tutto il tempo necessario. Nessuno ci riporterà mio nipote, che è nei nostri pensieri ogni istante, ma alla verità abbiamo diritto", è l'appello di Roberto Manosperti, lo zio del piccolo.

I fatti

L'ipotesi dell'intossicazione alimentare è stata avanzata dai sanitari egiziani che visitarono Andrea e i genitori, Rosalia Manosperti, al tempo incinta di 5 mesi, e Antonio Mirabile. Durante quei giorni di vacanza la famiglia era ospite presso la struttura Sultan Garden di Sharm el-Sheik. Sia il padre che il bimbo si sentirono male mentre Rosalia accusò solo un lieve malessere. La mattina dell'1 luglio i Mirabile si rivolsero alla guardia medica del posto ma furono dimessi con una diagnosi per intossicazione alimentare e la prescrizione di alcuni farmaci. Il giorno successivo, però, i sintomi non accennarono a diminuire. Anzi, le condizioni del bimbo precipitarono rapidamente. Al punto che il piccolo morì durante il tragitto in ambulanza, ancor prima di arrivare all'ospedale internazionale di Sharm el-Sheik. Il papà, invece, fu ricoverato in rianimazione e tenuto per giorni in coma farmacologico.

La relazione dei medici egiziani

Rientrati in Italia i genitori del bimbo fecero un esposto e la Procura di Palermo avviò un'inchiesta con l'ipotesi di reato per omicidio colposo. Sulla salma del piccolo era stata eseguita una prima autopsia dai sanitari egiziani, ma i pm del capoluogo siciliano hanno incaricato i medici italiani di ripetere l'esame. Nel corso delle indagini, il consulente dei magistrati, la dottoressa Stefania Zerbo, ha chiesto di poter visionare l'esito degli accertamenti medico-legali condotti in Egitto. Si tratta di una relazione di 200 pagine che, solo dopo molti mesi, è stata consegnata al pm Vittorio Coppola. Ora un interprete si occuperà di tradurre il testo dall'arabo.

L'ipotesi di avvelenamento da contatto

Gli inquirenti italiani non hanno mai creduto fino in fondo all'ipotesi di un'intossicazione alimentare. Anche perché non risultano altri casi di ospiti del Sultan Garden che, in quei giorni, si sentirono male. Ritengono plausibile, invece, che il piccolo Andrea sia morto per avvelenamento da contatto: forse una sostanza presente nella struttura. Le indagini dovrebbero concentrarsi nei luoghi frequentati dalla famiglia Mirabile, in primis la stanza dell'albergo in cui alloggiavano.

Ma trovare eventuali indizi non sarà affatto facile dal momento che la camera è stata posta sotto sequestro solo per pochi giorni e poi nuovamente messa a disposizione dei clienti.

Commenti