Cronaca locale

Tutti i punti oscuri sulla morte del bimbo a Sharm

Non convince i pm di Palermo la causa della morte del bimbo deceduto a Sharm, avanzata dai medici egiziani. Verranno ascoltati i genitori di Andrea che ripercorreranno ogni attimo di quella tragica vacanza

Tutti i punti oscuri sulla morte del bimbo a Sharm

Andrea Mirabile, il bimbo di 7 anni morto lo scorso 2 luglio a Sharm el Sheikh, mentre si trovava in vacanza con i suoi genitori in un resort di lusso, crea ancora qualche dubbio nei pm di Palermo. Due sono le autopsie eseguite sul corpicino del bambino, una in Egitto e l’altra in Italia, che devono chiarire la causa della morte di Andrea, avvenuta in sole 36 ore dal primo malessere avvertito dal piccolo. I magistrati italiani, l'aggiunto Ennio Petrigni e il pubblico ministero Bruno Brucoli, continuano le indagini volte a cercare di dare risposte certe ai tanti interrogativi che ancora permangono.

I genitori verranno ascoltati nelle prossime ore

Nella giornata di ieri si sono svolti i funerali del bimbo nella chiesa di San Basilio, in una giornata in cui il sindaco, Roberto Lagalla, aveva disposto il lutto cittadino. Nelle prossime ore i genitori di Andrea, Antonio Mirabile e Rosalia Manosperti, verranno convocati e ascoltati dai magistrati. Il loro compito sarà quello di ricordare nei minimi particolari ogni attimo di quella tragica vacanza, chi hanno incontrato, i luoghi dove sono stati, i locali frequentati, cosa hanno mangiato e bevuto e come si è svolta la gita in barca a cui tutta la famiglia ha preso parte. Il dubbio è che la morte del bimbo, e il grave malore che ha colpito il suo papà, possano non essere stati causati da una intossicazione alimentare, come era stato invece ipotizzato inizialmente, e confermato in un secondo momento dai medici egiziani. Proprio per quanto riguarda il malore del padre, all’inizio si pensava che fosse dovuto a una intossicazione alimentare, idea però smentita dai medici del Policlinico di Palermo che lo hanno curato fino a venerdì scorso, giorno delle dimissioni. Antonio Mirabile sarebbe stato vittima di una infiammazione urinaria.

Cosa non torna

I dottori egiziani, convinti fin dal primo momento che il malessere di padre e figlio fosse dovuto a qualcosa che avevano mangiato o bevuto, avevano di conseguenza somministrato a padre e figlio dei farmaci appositi. I sintomi da loro accusati non erano però compatibili con la diagnosi: avevano infatti avuto vomito e nausea, e non dissenteria, il sintomo tipico delle intossicazioni alimentari. I genitori del bimbo hanno sempre asserito di aver mangiato solo all’interno del resort di lusso, il Sultan Garden, scegliendo i piatti dal menu à la carte, anche la sera precedente alla tragedia. Non hanno mai mangiato al buffet. Nessun altro ospite dell’albergo si è però sentito male. Lo scorso 29 giugno, come precedentemente detto, tutta la famiglia aveva preso parte a una gita in barca. Ancora da chiarire dove abbiano mangiato quel giorno, dove abbaino fatto il bagno e quali oggetti abbiano toccato.

L'arrivo della sorellina Silvia

Infine, all’interno della cartella clinica rilasciata dall'ospedale di Sharm viene riportata una dichiarazione della mamma di Andrea, che però lei nega di aver fatto. Nel documento è infatti scritto che la donna avrebbe detto ai medici che il figlio aveva iniziato a stare male martedì, mentre i genitori del bimbo hanno sempre affermato che i primi sintomi erano comparsi venerdì, ovvero tre giorni dopo, e che immediatamente si erano recati alla guardia medica. Sul tavolo resta l’ipotesi dell’intossicazione alimentare, ma non viene neppure esclusa quella di un avvelenamento ambientale dovuto magari all'esposizione a una sostanza che porta effetti infiammatori, oppure a un contatto con un elemento tossico. Ieri si sono svolti i funerali del piccolo Andrea, in una chiesa gremita di gente. Durante l’omelia padre Luciano Ficano si è rivolto ai genitori del bimbo:“Avete un bambino che sta per nascere, dategli tanto amore. Non sentitevi in colpa”.

Mamma Rosalia è al quarto mese di gravidanza e aspetta una bambina che si chiamerà Silvia, il nome che aveva scelto per lei il suo fratellino Andrea.

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