Cronaca giudiziaria

Carlotta Benusiglio, trovata impiccata a Milano. Assolto dopo 8 anni l'ex fidanzato

Si è conclusa in 8 anni la vicenda giudiziaria per la morte di Carlotta Benusiglio, trovata impiccata a un albero di Milano: l'ex fidanzato assolto definitivamente

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Si è chiusa oggi, dopo 8 anni, la vicenda giudiziaria sulla morte di Carlotta Benusiglio, la stilista di 37 anni che il 31 maggio del 2017 venne trovata impiccata in un albero di piazza Napoli a Milano. L'attenzione era caduta subito sull'ex fidanzato, Marco Venturi, accusato di morte in conseguenza di altro reato, lo stalking. Sia in primo grado che in appello era stato chiesto per Venturi, difeso dagli avvocati Andrea Belotti e Veronica Rasoli, di ritenerlo colpevole di omicidio volontario della stilista.

Le indagini per la morte di Benusiglio non sono state semplici e l'iter partì in un primo momento con la richiesta di archiviazione firmata dall'allora procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Antonio Cristillo. La richiesta venne però revocata dal pm Gianfranco Gallo. Così nel 2020, a ottobre, il sostituto procuratore, che nel frattempo era stato trasferito a Roma, chiuse le indagini nei confronti di Venturi, contestandogli l'omicidio volontario dell'ex compagna oltre le lesioni aggravate e atti persecutori. Stando alla ricostruzione effettuata dalla pubblica accusa, Venturi avrebbe strangolato la ex al culmine di una lite "per futili motivi con dolo d'impeto, stringendole al collo una sciarpa oppure il proprio braccio". Durante l'autopsia emerse che la stilista soffriva di una patologia rara, la sindrome di Eagle, che colpisce le fasce dei muscoli e dei tendini del collo e questa potrebbe essere stata una concausa nell'asfissia da strangolamento.

Il processo si è tenuto con rito abbreviato e durante il giudizio è stata eseguita anche una perizia su una sagoma ripresa dalla telecamera "Napoli 13", situata nelle vicinanze dell'albero in cui la stilista si sarebbe impiccata. L'esperto nominato dal giudice l'aveva ritenuta un "artefatto da comprensione". Oggi, con la decisione della Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso, giudicandolo inammissibile e infondato, della Procura generale di Milano, si conclude definitivamente il caso. L'anno scorso, la Corte d'Assise d'Appello di Milano aveva già assolto l'uomo dall'accusa di morte in conseguenza di altro reato, per cui era stato condannato a 6 anni. Un'assoluzione completa perché il fatto non sussiste.

Questa mattina, le parti civili, la madre e la sorella di Benusiglio avevano chiesto di annullare la sentenza di appello e il rinvio a un'altra sezione.

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