Garlasco, scontro tra le parti per la cannuccia del the freddo: "Ma chi lo dice?"

Sul reperto c'è il Dna di Alberto Stasi ma la data del consumo della bevanda è motivo di discussione tra i legali

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L'incidente probatorio in corso sul caso di Garlasco è una parte della più ampia attività di indagini preliminari che sta svolgendo la procura. Tutti i fari sono puntati su questi incontri che hanno lo scopo di cristallizzare prove scientifiche che, in questo caso, sono state già analizzate in passato oppure non sono mai state prese in considerazione perché non ritenute importanti. La nuova indagine condotta dal procuratore capo Fabio Napoleone ha lo scopo di togliere tutti i dubbi che si sono accumulati nel corso degli anni sulla morte di Chiara Poggi per fare definitivamente chiarezza. Un condannato in via definitiva c'è già, ed è Alberto Stasi, mentre in questo filone è stato iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio con l'accusa di concorso in omicidio.

Nel corso dell'incidente probatorio è stata analizzata la spazzatura che venne sequestrata a casa Poggi e tra i resti contenuti al suo interno c'era anche un bicchiere di the freddo con relativa cannuccia. Questo è l'unico reperto di quel sacchetto a presentare il Dna di Alberto Stasi perché, su tutto il resto, era presente solamente quello della vittima. Ma proprio sul the si è aperta ora l'ennesima "battaglia" tra le parti, che vede in campo anche i consulenti della parte civile, ossia della famiglia Poggi. "Trarremo le nostre conclusioni e faremo anche delle verifiche su questo dato che dimostra ancora di più come Stasi quella mattina abbia fatto colazione con Chiara", ha dichiarato l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale dei Poggi. "Se il dato, che peraltro è stato rappresentato tramite i media, è che Stasi aveva bevuto quell’Estathè, andava detto innanzitutto ai periti, perché non siamo qua a farci prendere in giro", ha detto ancora l'avvocato.

Di tutt'altro avviso è la difesa di Alberto Stasi, che mette in dubbio le tempistiche: "Chi dice che quella spazzatura fosse della mattina?". Queste le parole dell'avvocato Giada Boccellari, che ha sottolineato la frequentazione assidua di Stasi di quella casa, anche la notte prima, e che il suo assistito era amante di quella bevanda. Inoltre, il dato che lui bevesse il the freddo era uscito già in precedenza, quindi non si tratta di un elemento nuovo. Non sarà possibile datare la consumazione della bevanda alla sera prima o al mattino dell'omicidio ma quello non è sicuramente l'unico reperto su cui si sta concentrando l'attenzione.

Ora è caccia ai dati grezzi delle analisi del Dna per effettuare nuove comparazioni tra quello trovato nell'area ungueale della vittima e quelli finora a disposizione della procura, che potrebbe essere il dato più importante che emergerà da questo incidente probatorio. In attesa che la procura sveli le sue carte, finora secretate.

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