"Ci sono gli elementi di revisione". Le parole dell'avvocato Bernardini De Pace su Garlasco

Secondo il legale, anche alla luce dei nuovi elementi di contaminazione, esiste la possibilità che possa esserci una revisione del processo per Stasi

"Ci sono gli elementi di revisione". Le parole dell'avvocato Bernardini De Pace su Garlasco
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Il Dna "ignoto" trovato nella garza utilizzata per fare il tampone orale di Chiara Poggi non è più ignoto. La consulenza chiesta dalla procura di Pavia ha permesso di risalire al suo "proprietario", un uomo deceduto al quale è stata effettuata l'autopsia a ridosso di quella della vittima di Garlasco. Caso chiuso? No, anzi. L'indagine del procuratore Fabio Napoleone è aperta da 2 anni, ben prima che emergesse questo campione biologico, che è subentrato in un secondo momento aggiungendosi al resto, il che dimostra che non è mai stato determinante per la risoluzione del caso. Ma, soprattutto, crea un'evidenza ulteriore che nell'indagine del 2007 ci sono stati degli errori che, direttamente o indirettamente, inficiano la sentenza di condanna di Alberto Stasi. Questa è la lettura che viene data dagli avvocati di Stasi ma anche di legali esterni, che lo stanno seguendo anche come caso studio per capirne l'evoluzione giurisprudenziale.

L'avvocato Annamaria Bernardini De Pace crede che allo stato attuale esistano gli elementi per chiedere una revisione del processo di Stasi. Lo ha spiegato durante la puntata di Morning News andata in onda questa mattina. "Secondo me elementi di revisione ci sono eccome, dal momento che ci sono tutti questi dubbi e c'è la prova di tutti questi errori, la sentenza dev'essere rivista", ha dichiarato l'avvocato. "Possibilmente per la storia Stasi, speriamo, dichiarato innocente e anche con la possibilità di risarcimento per gli ingiusti anni trascorsi in carcere. Perché, comunque sia, non era una sentenza al di là di ogni ragionevole dubbio, essendocene almeno 58 di errori", ha proseguito Bernardini De Pace. Un'interpretazione coerente diritto che perseguiranno probabilmente anche gli avvocati di Stasi prossimamente, a meno che non abbiano altre strategie, come già emerso nelle scorse settimane dalle parole dell'avvocato Antonio De Rensis, che con Giada Bocellari assiste Stasi.

Tra gli ospiti sul caso è stata presente anche Simonetta Matone, magistrato di Cassazione, la quale ha spiegato che "questo insieme di cose mi induce a provare forti dubbi nei confronti della colpevolezza. Il colpevole, allo stato degli atti, è Alberto Stasi, ma non dobbiamo mai dimenticare questo quadro di insieme. L'avvocato di Stasi spesso insiste su una cosa che io trovo molto intelligente: che gli elementi sono stati fatti coincidere, a mio giudizio a posteriori, su Stasi".

Gli avvocati dell'unico condannato è probabile che attendano la fine delle indagini per valutare la revisione, anche in prospettiva che potrebbero emergere nuovi elementi ancora più forti per sostenere questa possibilità.

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