
Si è manifestata in queste ore l'ipotesi che il fascicolo per l'omicidio di Chiara Poggi, riaperto dalla procura di Pavia e sul quale sta lavorando il procuratore Fabio Napoleone, possa passare alla procura di Brescia. Questa è stata l'ipotesi paventata dall'avvocato Domenico Aiello, difensore dell'ex pm Mario Venditti, indagato a Brescia per corruzione in atti giudiziari perché, secondo l'accusa, avrebbe potuto favorire l'archiviazione di Andrea Sempio, indagato a sua volta a Pavia per l'omicidio Poggi. Ma secondo l'avvocato Carlo Taormina questa possibilità potrebbe non concretizzarsi..
"Penso che una volta che un'attività di indagine compiuta nel nuovo procedimento pavese contro Andrea Sempio abbia determinato l'acquisizione di una notizia di reato su un magistrato, Mario Venditti, e giustamente sono stati trasmessi gli atti alla procura competente di Brescia, questa attività di trasmissione degli atti ha un effetto trascinamento su tutte le indagini connesse", ha dichiarato l'avvocato Aiello del corso di una conferenza stampa convocata a Milano. Il legale di Venditti ha sottolineato che, dal suo punto di vista, "l'indagine connessa è il contenitore nell'ambito della quale è stata rinvenuta la prova di un'ipotesi corruttiva, quindi è evidente che non si può selezionare una parte dell'indagine da mandare e una da non mandare. È tutto connesso, la nuova indagine su Sempio è connessa all'attività che Pavia ha trasmesso a Brescia".
Si tratta di un'interpretazione del Codice di procedura penale che però non trova concorde l'avvocato Carlo Taormina, tra i decani degli avvocati penalisti italiani, secondo il quale "a norma dell’art.11 c.p.p. il processo a carico di Venditti potrebbe attrarre quello per l’omicidio di Chiara Poggi solo se la corruzione fosse stata attuata per occultare l’omicidio". Ma così non sarebbe perché, come spiega Taormina, "la corruzione mira ad occultare un’altra cosa: la responsabilità di Sempio per omicidio". Tuttavia, l'avvocato pone sul tavolo un secondo tema: l'ipotesi di rimessione per pregiudizio ambientale: "C’è un’altra ragione per trasferire l’inchiesta di Pavia a Brescia.
La rimessione del processo a causa del pregiudizio per la libera determinazione delle parti giacché pm, giudici e polizia giudiziaria stanno indagando su colleghi dello stesso ufficio. C’è un precedente". Le probabilità che possa essere concretizzato il trasferimento non sono alte ma ci sono e gli avvocati penalisti sul tema hanno pareri contrastanti.