Ci sarebbe la voce di un uomo che parla per qualche secondo la mattina del 4 ottobre 2023, in un orario compatibile con il ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli, assassinata nel garage della sua casa in via del Ciclamino a Rimini la sera prima. C’era grande attesa per l’incidente probatorio di oggi, poiché sarebbero stati esposti i risultati della perizia fonica sull'audio di una videocamera di sorveglianza che l'ha catturata. Sul banco degli imputati siede Louis Dassilva: cambierà qualcosa per lui? Non sembrano esserci certezze all’orizzonte.
Il gip Vinicio Cantarini aveva affidato la perizia al consulente del Tribunale Massimo Visentin e agli esperti dei carabinieri del Ris di Roma Claudio Ciampini e Davide Zavattaro, all’interno del procedimento nei confronti di Louis Dassilva, unico imputato per l’omicidio. C’è quindi una voce che si sente la mattina dopo l’omicidio, mentre la sera del delitto è udibile un verso, come di sforzo: probabilmente è l’assassino che ha trascinato il corpo per mettere in opera lo staging.
Una delle finalità era riscontrare il racconto reso agli inquirenti dalla nuora della vittima, Manuela Bianchi, che all’epoca dell’omicidio aveva una relazione extraconiugale con Dassilva, e che aveva affermato che l’imputato l’avrebbe incontrata la mattina del 4 ottobre, suggerendole di non passare dalla porta tagliafuoco, perché una donna era scivolata e le si erano rotti i barattoli.
“Abbiamo rilevato la possibilità che ci sia un tratto di circa sei secondi che per noi è maschile - ha spiegato al termine dell'udienza Zavattaro - A livello tecnico le caratteristiche di quella voce che si trova 60 metri dalla telecamera che registra a noi risulta non incompatibile con una voce”. L’audio è tratto dalla telecamera di sorveglianza di un condomino, la stessa che catturò gli urli di Pierina Paganelli mentre veniva uccisa. Tuttavia non c’è certezza sul dove, sul punto esatto del garage in cui collocare la voce.
Secondo le parti civili, rappresentate dagli avvocati Monica e Marco Lunedei e Andrea Scifo, “la perizia abbia confermato integralmente quanto riferito da Manuela Bianchi compresi i movimenti dì Dassilva descritti risultano compatibili come tempistica con il rumore della porta tagliafuoco che si chiude al passaggio dell'uomo. Non risultano altre persone presenti quella mattina a quell'ora in quell'area dei garage”.
Di diverso parere sono gli avvocati di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi che sottolineano come, non potendo stabilire di chi sia la voce maschile né da dove provenga, la perizia fonica non può ritenersi una prova scientifica a carico dell’imputato.