Cronaca giudiziaria

L'ex assessore che sparò al marocchino: "Voglio il giudizio immediato"

L'ex assessore alla sicurezza del comune di Voghera, Massimo Adriatici, è imputato per eccesso colposo in legittima difesa. Il legale Gabriele Pipicelli: "Volontà di chiarire in un processo pubblico i fatti"

L'ex assessore che sparò al marocchino: "Voglio il giudizio immediato"
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L'ex assessore alla sicurezza del Comune di Voghera, Massimo Adriatici, imputato di eccesso colposo in legittima difesa nel procedimento penale conseguente alla morte di Boussettoui Yunes, raggiunto da un colpo di pistola nella piazza della cittadina pavese il 20 luglio 2021, ha depositato atto di rinuncia all'udienza preliminare fissata per il 13 marzo, con richiesta al gup, Pasquale Villani, di emissione del decreto di giudizio immediato. Lo comunicano con una nota i legali di Adiatici di Adriatici, gli avvocati Gabriele Pipicelli e Colette Gazzaniga e Luca Gastini.

La nota degli avvocati di Adriatici

L'udienza, fissata inizialmente per lo scorso 8 marzo, era stata rinviata dal gup di Pavia al giorno 13 marzo, come da richiesta dei legali di Adriatici, per un "difetto di notifica". "Questa scelta - sottolinea la nota del collegio difensivo dell'ex assessore riguardo alla richiesta del dibattimento pubblico - è sorretta dalla sua volontà di chiarire i fatti in un pubblico processo, evitando così il rinnovarsi della diffusione, come purtroppo più volte avvenuto in passato a cura di alcuni social web e di una limitata parte della stampa, di notizie non corrispondenti ai fatti e alle risultanze delle indagini". Secondo gli avvocati "già dalla lettura delle fonti di prova indicate nella richiesta di rinvio a giudizio si evincono elementi che sconfessano affermazioni diffamatorie e distorte che sono state diffuse nei confronti dell'imputato al di fuori e prima del giusto processo cui ha diritto". I legali sottolineano che Adriatici "ancora una volta ribadisce il proprio più profondo dispiacere per la perdita di una vita umana e per il dolore dei familiari del povero Boussettoui Yunes" e spiegano che l'ex assessore "ha rinunciato a una fase processuale prevista a sua garanzia, quale appunto è l'udienza preliminare, scegliendo di difendersi pubblicamente attraverso un dibattimento nell'ambito del quale riteniamo verrà definitivamente dimostrato che la sua condotta, come chiaramente risulta dal video da tutti visibile sulla rete, è stata quella di un cittadino che si è limitato a difendersi da una violenta aggressione".

Il testimone

Massimo Adriatici è imputato per eccesso colposo di legittima difesa per la morte del 39enne marocchino Youns El Boussettaoui, ucciso da un colpo di pistola in piazza Meardi a Voghera il 20 luglio 2021. Stando a quanto riporta l'Ansa, uno dei testimoni dell'accaduto ha spiegato che la vittima dopo aver colpito con un pugno Adriatici "gli si è messo sopra dopodichè l'italiano ha tirato su il braccio e gli ha sparato". "Penso che l'italiano abbia sparato per autodifesa", ha precisato il teste, anch'egli immigrato, nel verbale che è citato nella richiesta di rinvio a giudizio dell'ex assessore. Una consulenza balistica ha dimostrato che, contrariamente a quanto sostenuto dalle difesa della parte offesa, la pallottola che uccise El Bossettaoui non era tra quelle "espansive" - proibite dalla legge - ma cartucce che posso essere utilizzate per la difesa personale. Inoltre, una relazione tecnica piscologica forense sulle condizioni oggettive in cui si trovavano i testimoni oculari del fatto spiega che "i testi concordano nel descrivere una dinamica in cui l'Adriatici è stato colpito dalla vittima, è caduto a terra e poi hanno avuto contezza della pistola, sentendo anche lo sparo".

Da un'altra consulenza, basata su una ricostruzione tridimensionale delle immagini di un filmato delle telecamere di sorveglianza cittadina, ha evidenziato che "esiste una compatibilità con un evento di sparo durante la caduta di Adriatici dovuta al colpo ricevuto".

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