Mattia Capra, l'assenza di alibi, le telefonate la mattina dell'omicidio: chi è l'amico di Andrea Sempio

Sul delitto di Garlasco è stato intervistato a "Quarto Grado" il personal trainer Mattia Capra (non indagato): ecco come nasce il legame con Poggi e Sempio e qual è la sua verità

Mattia Capra, l'assenza di alibi, le telefonate la mattina dell'omicidio: chi è l'amico di Andrea Sempio
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Nuove e importanti rivelazioni sul delitto di Garlasco sono state fatte da un amico di Andrea Sempio e Marco Poggi, Mattia Capra: alla trasmissione tv "Quarto Grado" di Rete 4 ha spiegato qual è la sua posizione in merito alla vicenda e all'amicizia con il gruppo di Sempio e che, nel giorno dell'uccisione di Chiara Poggi il 13 agosto 2007, non ha nessun alibi ma frequentava la casa dei Poggi come accadeva con altri amici in comune. Il personal trainer ha fornito il suo Dna come avvenuto per altri amici del gruppo e dalle indagini sono emersi alcuni contatti telefonici con Sempio nella mattina dell'omicidio ma le celle telefoniche avrebbero già eliminato la possibilità che Capra si trovasse a Garlasco.

Il concetto di "gruppo"

"Volevo prendere le distanze dal concetto di aver fatto 'fronte comune' perché sembra che ci dobbiamo coprire le spalle a vicenda - ha dichiarato davanti alle telecamere - non mi piace che si parli come fossimo un unico blocco. C'erano occasioni in cui uno c'era e l'altro no. Andrea non era interessato a Chiara", spiega chiaramente Capra. Di professione personal trainer, il giovane non è mai stato coinvolto in maniera ufficiale nell'inchiesta ma è stato oggetto di perquisizione come avvenuto anche per un altro componente del gruppo, Roberto Freddi.

Il legame con Sempio

Sempre nel corso dell'intervista, Capra spiega che rispetto alle indagini che vedono Sempio come unico indagato, ha aggiunto che se esistono dei dubbi "è il caso di fugarli, se io so che siamo innocenti perché rifiutare un'indagine? Se ne può uscire puliti da una inchiesta ma dal letame sparso ogni giorno un po’ meno". L'amicizia con Sempio dura sin da quando erano piccolissimi e li legava la passione per il calcio.

Il legame con Poggi

È proprio con il calcio che ha conosciuto Marco Poggi in gioventù, ancora prima delle scuole medie ma non ricorda quando esattamente lo ha visto per la prima volta. Il loro legame è diventato via via più solido per aver militato nella stessa squadra di calcio del Garlasco.

A casa Poggi andava spesso, come detto, e una volta sarebbe stato anche nella cantina dove era stato tentato di nascondere il cadavere di Chiara Poggi. Laggiù c'era andato per pesarsi: da piccolo era grasso (pesava oltre 90 kg) ed è per questo particolare, come ha raccontato, il ricordo di essere stato in quella cantina.

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