Ennesima serata di manifestazioni: questa sera sono 60 le piazze chiamate dai pro Pal, stavolta per la Freedom Flotilla, che è stata bloccata da Israele dopo la Global Sumud Flotilla. A Milano i manifestanti hanno bloccato i grandi viali che vanno verso sud e verso est, causando enormi disagi agli automobilisti nell'ora di punta. Durante il corteo è comparso tra le prime file all'inizio della manifestazione un cartello con una foto di Giorgia Meloni vestita da gerarca fascista, che però pochi minuti dopo è stato abbassato. Un cartello che non è una novità ma che è stato mostrato giò in altre manifestazioni in questi giorni.
Tra gli slogan che sono riecheggiati durante il corteo ci sono state le solite accuse al governo e slogan contro Israle: "Meloni corresponsabile. Stop al genocidio dei palestinesi. Gaza ai gazawi. Fermare la deportazione dei gazawi". Alcuni manifestanti hanno utilizzato le bombolette rosse per vergare sull'asfalto una stella di David equiparandola alla svastica nazista e in un cartello che è stato avvistato durante il corteo si leggeva: "Cara Giorgia anche tua figlia pagherà le tue scelte". Un terzo accosta le foto di Mussolini e Hitler mentre si stringono le mani e accanto Meloni e il presidente israeliano, nella medesima posa. Sembrano esser inutili gli appelli delle forze politiche ad abbassare i toni per evitare che poi la situazione diventi incontrollabile, con risultati che non possono esser previsti.
Tra i manifestanti a Milano c'è anche Paolo Romano, consigliere regionale del Partito democratico che è stato imbarcato a bordo della Global Sumud Flotilla e, come gli altri attivisti, fermato da Israele. "Chiediamo la liberazione degli attivisti che questa notte sono stati nuovamente fermati illegalmente, come è successo a noi, contro il diritto internazionale, sempre in acque internazionali. Non devono subire i trattamenti disumani che abbiamo subito noi", ha detto il Consigliere. In piazza ci sono le solite sigle che si sono viste nei cortei di questi giorni: dai sindacati di base ai collettivi studenteschi, passando per i gruppi palestinesi. Tra le altre manifestazioni se ne registra una a Napoli in cui i manifestanti sono riusciti ad arrivare davanti al Consolato americano.
Mentre a Bergamo il corteo è riuscito a raggiungere Palazzo Frizzoni, sede del municipio, dove una frangia ha sfondato il cordone delle forze dell'ordine, entrando nel cortile interno dell'edificio. Dopo mezz'ora di contestazione, tra cori e slogan, i manifestanti sono usciti senza ulteriori complicazioni.