Cronaca giudiziaria

La violenta e la costringe ad abortire: l'orrore del 56enne sulla ragazzina

Un 56enne romano ha costretto una 16enne a rapporti sessuale ricattandola. La giovane è rimasta incinta e poi ha abortito. Dopo aver raccontato tutto ai genitori, l'uomo dovrà scontare 7 anni di carcere

La violenta e la costringe ad abortire: l'orrore del 56enne sulla ragazzina

Ha violentato per anni una ragazza minorenne, l’ha messa incinta e poi costretta ad abortire e infine ha perseguitato lei e i genitori. Il tutto spacciandosi per poliziotto. Un 56enne romano è stato condannato ieri a sette anni di carcere dal tribunale di Roma.

La violenza dietro la minaccia: “Dico a tutti il tuo segreto”

La vicenda prende avvio circa cinque anni fa nel quartiere San Giovanni di Roma dove vivono i protagonisti. Il 56 enne avvicina la vittima, allora 16enne, che abita vicino casa sua. Le rivela di conoscere il suo segreto, ossia di avere avuto una storia con un uomo più grande, un 40enne e di rivelarlo ai suoi genitori se lei non avesse fatto quel che le diceva. Da lì iniziano i soprusi e le violenze. La ragazza viene costretta per mesi (quasi un anno) ad avere rapporti sessuali con il 56enne. La giovane rimane anche incinta e lui la costringe ad abortire. Scoperta la gravidanza, la ragazza, sconvolta, si confida coi genitori che iniziano a proteggerla dall’uomo e le intimano di interrompere ogni rapporto con il 56enne. Quest’ultimo, fingendosi un agente di polizia, prende così a perseguitare anche i genitori della ragazza con telefonate, minacce e appostamenti. L’uomo ha il timore che la giovane possa raccontare le violenze subite e per questo non molla un attimo lei e i genitori, cercando di scoprire se abbiano o meno presentato una denuncia nei suoi confronti. Ma la ragazza, almeno in quel momento, non racconta nulla e afferma di aver avuto rapporti consenzienti con il 56enne. Ma queste insistenti attenzioni dell’uomo portano i genitori della ragazza a rivolgersi alle forze dell’ordine.

L’arresto dell’uomo per stalking e il racconto delle violenze

I genitori della 16enne denunciano il 56enne per stalking e, dopo aver effettuato delle indagini e scoperto elementi a suffragio delle accuse mosse, le forze dell’ordine lo arrestano. Solo in quel momento, con l’uomo dietro le sbarre, la ragazza trova il coraggio di confessare le violenze subite e il ricatto a cui era sottoposta. Per il 56enne si apre così un altro procedimento penale per violenza sessuale, oltre a quello già in corso per stalking e per il quale aveva subito un provvedimento di restrizione della libertà personale.

Il processo per la violenza sessuale è arrivato a sentenza nei giorni scorsi: la condanna è a 7 anni di carcere.

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