
I punti chiave
"Una doccia gelata". È così che Beppe Grillo e la moglie Parvin avrebbero reagito al verdetto emesso dai giudici del Tribunale di Tempio Pausania (Sardegna) che, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno condannato il figlio della coppia, Ciro, a otto anni di carcere per lo stupro di gruppo avvenuto in Sardegna nell'estate del 2019. Come riporta il Corriere della Sera, i genitori del ragazzo, in procinto di diventare papà per la prima volta, "credono e hanno sempre creduto nella sua innocenza".
L'attesa in casa a Genova
Ciro Grillo, come gli altri tre imputati condannati per la violenza sessuale, non era presente in aula. Secondo quanto rivela una fonte anonima al giornale di via Solferino, in questi giorni la famiglia si sarebbe stretta attorno al 24enne: "Beppe e Parvin erano preoccupati per una possibile sentenza dura. Un'eventualità che ovviamente scongiuravano". Il fondatore del Movimento 5 Stelle avrebbe annullato tutti i suoi impegni professionali per stare accanto al giovane, nella casa di famiglia a Genova. Da padre, dopo quasi quattro anni di udienze, sperava che la sentenza avrebbe ribaltato le accuse. Ma così non è stato.
"Beppe non si arrenderà"
Il comico genovese ha sempre difeso a spada tratta il figlio e questa vicenda "ha cementato ancora di più i legami tra loro, se possibile", ha sottolineato la fonte. In un video pubblicato un paio di anni fa, ancor prima che il processo entrasse nella fase dibattimentale, Grillo senior aveva tuonato: "Se dovete arrestare mio figlio che non ha fatto niente, arrestate anche me. Perché ci vado io in galera". Poi il silenzio. Lo stesso doloroso silenzio in cui la coppia di genitori sembra essersi chiusa dopo il pesantissimo verdetto. Una sentenza dura, che avvalora la versione fornita dalla vittima, ma non definitiva. Nella serata di ieri, i legali degli imputati hanno annunciato che faranno ricorso in Appello. "Beppe non si arrenderà.
- assicura chi lo conosce - e andrà avanti a lottare per Ciro". E infine: "Questa decisione gli darà ancora più determinazione". Del resto "con lui bisogna abituarsi alle sorprese".