Omicidio Cerciello, pena dimezzata per il militare che scattò la foto dell'accusato bendato

Il vicebrigadiere Pellegrini è stato assolto dall'accusa di abuso di ufficio perché il fatto non è più reato e da un anno la condanna è passata a poco più di 5 mesi

Omicidio Cerciello, pena dimezzata per il militare che scattò la foto dell'accusato bendato
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La Corte d'Appello di Roma, dovendosi pronunciare sul carabiniere Silvio Pellegrini che scattò e condivise lo scatto di Gabriel Natale Hjorth, accusato di aver ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega, ha deciso di ridurre la pena inizialmente inflitta da un anno a cinque mesi e 10 giorni per il reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Contestualmente, il carabiniere è stato assolto dall'accusa di abuso di ufficio perché il fatto non è più un reato. L'imputazione del vicebrigadiere ha sempre fatto storcere il naso ai più, perché se si è arrivati ad arrestare Hjort e Finnegan Lee Elder per l'omicidio del militare è proprio grazie a Pellegrini, chiamato dai colleghi nel cuore della notte per dare una mano alle indagini. Inizialmente il faro era puntato su soggetti di origine magrebina e solo in un secondo momento si è arrivati ai due americani e fu solo questione di tempo, perché i due sono stati presi poche ore prima che si imbarcassero sul volo di rientro in America.

Quando Hjort giunse in caserma pare fosse particolarmente agitato e per evitare che compisse atti di autolesionismo si è deciso di bendarlo per riportarlo alla calma, anche come strumento di disorientamento per creare una forma di "isolamento dal contesto ostile" in una stanza con molti militari, nel tentativo di riportarlo alla calma. Ma quella logica fu considerata "irrituale", tanto più che Hjort è stato successivamente fotografato e quell'immagine è stata diffusa nelle applicazioni di messaggistica, che è il reato per il quale è finito a processo Pellegrini. "Pellegrini ha affrontato sei anni di processo", ha dichiarato il suo avvocato al termine dell'udienza. "Questa vicenda ha procurato sia a lui che alla sua famiglia un terremoto emotivo ma anche economico visto che è stato per 10 mesi sospeso dal servizio attivo con lo stipendio ridotto al 50% nonché spogliato sia del distintivo che dell'arma di ordinanza", ha proseguito l'avvocato sottolineando la sproporzione tra la pena e le conseguenze.

"Otto encomi di cui due solenni accumulati avrebbero in questa circostanza meritato il nono encomio invece che una condanna visto che come si direbbe in quel 'gergo poliziesco' che ci fa tanto inorridire (ma che invece poi però finisce per piacere ai benpensanti quando le vittime sono loro) 'li ha presi lui'", ha voluto sottolineare l'avvocato, spiegando appunto il contributo fondamentale di Pellegrini nella cattura, perché "con la sua esperienza ha individuato una traccia ematica

che altri avevano scambiato per 'morchia' di motorini allegramente parcheggiati sui marciapiedi, per cui subito dopo è entrato nell'Hotel Le Meridien ricevendo conferma che i due sospettati alloggiavano proprio lì".

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