Leggi il settimanale

Open Arms, Salvini assolto. Meloni: "Il ministro che difende i confini fa il proprio lavoro"

La decisione definitiva dei giudici di Cassazione chiude il processo aperto contro il vicepremier. FI: "Vicenda priva di reali fondamenti giuridici". E il premier "chiama" l'applauso in Aula

Open Arms, Salvini assolto. Meloni: "Il ministro che difende i confini fa il proprio lavoro"
00:00 00:00

La sentenza di assoluzione per Matteo Salvini è diventata definitva con la decisione dei giudici della quinta sezione della Cassazione che hanno rigettato il ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo dopo l'assoluzione di primo grado. "Difendere i confini non è reato", è stata la prima reazione a caldo del vicepremier. "La definitiva assoluzione di Matteo Salvini nel caso Open Arms è una buona notizia e conferma un principio semplice e fondamentale: un Ministro che difende i confini dell’Italia non commette un reato, ma svolge il proprio dovere. Forza Matteo", ha affermato Giorgia Meloni. Il premier ha anche "chiamato" l'applauso nel corso delle repliche al Senato alla discussione generale sulle comunicazioni rese dalla premier in vista del Consiglio europeo. Antonio Tajani, si è detto "certo che Matteo Salvini sarebbe stato assolto in via definitiva. Ha agito nell’interesse dell’Italia, giustizia è fatta. Ora proseguiamo nella nostra azione di Governo, uniti e compatti, fino alla termine della legislatura".

Anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto sulla vicenda sottolineando che questa sentenza ha "messo la parola fine a una pagina lunga e dolorosa che ha coinvolto il vicepremier Matteo Salvini. In quella fase complessa ebbi modo di seguire e condividere il dossier, allora come capo di gabinetto del ministro Salvini, partecipando al lavoro istituzionale del ministero dell'Interno". Le decisioni, ci ha tenuto a sottolineare l'attuale titolare del Viminale, "furono assunte in modo collegiale, con atti motivati e con un solo obiettivo: tutelare l'interesse pubblico e la difesa dei confini nazionali". Anche il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha voluto esprimere soddisfazione perché, ha dichiarato, "è bello vedere Matteo Salvini definitivamente assolto. I giudici della Cassazione hanno riaffermato un principio semplice: un ministro degli Interni che difende i confini non è colpevole di sequestro di persona. Sono contento per lui".

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è stato il primo a commentare e a congratularsi con il ministro dei Trasporti per il risultato raggiunto: "La Cassazione ha confermato l'assoluzione definitiva di Salvini nel processo Open Arms. La notizia che auspicavamo ed aspettavamo. Difendere i confini del Paese dall’immigrazione irregolare è un dovere e un chiaro mandato degli italiani. Bene Matteo". Sono di diverso tenore, invece, le dichiarazioni di Oscar Camps, presidente di Open Arms, secondo il quale quella su Salvini "non è una decisione tecnica, è una decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità". L'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini nonché parlamentare della Lega, ha sottolineato che questo processo "non doveva nemmeno iniziare e questa soluzione di carattere definitivo evidenzia quello che ho sostenuto in aula: era totalmente fuori dal mondo il ricorso della procura, ma cio che ci interessa è la correttezza dell'operato di Salvini".

Reazioni positive anche dagli alleati di governo della Lega, con Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e responsabile dei Dipartimenti del partito, che ha definito una "ottima notizia l'assoluzione del ministro Matteo Salvini, che pone finalmente fine a una vicenda priva di reali fondamenti giuridici". La decisione dei giudici di Cassazione, è la conclusione di Cattaneo, "ristabilisce la verità dei fatti e conferma la correttezza dell'operato del ministro, rafforzando il principio che la giustizia non può e non deve essere piegata a logiche di strumentalizzazione politica". Angelo Bonelli di Avs ha dichiarato che "noi le sentenze le rispettiamo sempre.

Ora la destra non potrà più sostenere che esista una magistratura "rossa" o politicizzata. L'autonomia e l'indipendenza della magistratura vanno salvaguardate in ogni momento: sono una garanzia fondamentale della nostra democrazia".

Articolo in aggiornamento

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica