Roma, il figlio è in ospedale ma i giudici le negano legittimo impedimento

Il biasimo dell’Ordine di Roma: “Lesa la dignità della legale e della donna”. Il Consiglio Nazionale Forense invoca provvedimenti nei confronti del giudice

Roma, il figlio è in ospedale ma i giudici le negano legittimo impedimento

Doveva assistere il figlio di due anni ricoverato in ospedale al Bambino Gesù di Roma, ma la giudice ha detto “no” al legittimo impedimento: ha dell’incredibile quanto accaduto a Ilaria Salamandra, professione avvocato. "È stata una vicenda traumatica, quando mi hanno comunicato la decisione del tribunale che ha negato il legittimo impedimento ad essere presente in aula ero in ospedale con mio figlio, sono svenuta", il racconto della 39enne ai microfoni dell’Ansa. Ma la sua denuncia non è passata inosservata: l’Ordine degli avvocati capitolino e il Consiglio Nazionale Farense invocano contromisure nei confronti della giudice.

L'incredibile no al legittimo impedimento

In vista dell’udienza del 14 aprile, l’avvocato Salamandra ha raccontato di aver presentato un’istanza dettagliata e circostanziata il 12 aprile, allegando il referto dell’ultimo intervento svolto dal bambino. Il piccolo doveva essere sottoposto a un esame in day hospital al Bambino Gesù, per la precisione nella sede distaccata di Palidoro. “Non ho voluto tralasciare nulla proprio perché volevo dimostrare che quel giorno il mio obiettivo era stare accanto al mio bambino”, ha aggiunto la trentanovenne, certa della comprensione del tribunale collegiale composto da tre donne. Ma così non è stato.

L’istanza è stata respinta con una motivazione alquanto singolare: il bambino avrebbe potuto essere accompagnato al Bambino Gesù dal padre. Niente legittimo impedimento, via libera all’udienza:"Una decisione incomprensibile che mi è stata comunicata proprio mentre ero in ospedale in attesa che mio figlio si riprendesse dopo l'esame effettuato. Ho avuto un malore tanto che gli operatori si sono dovuti prendere cura anche di me oltre che di mio figlio". La legale ha pubblicato anche un video su Facebook – diventato virale in poche ore – rassicurando tutti sulle condizioni del figlio, ma anche per ribadire la sua rabbia:“Questo è il mondo che viviamo. Questi sono i soprusi a cui noi madri avvocato dobbiamo sottostare. Questi sono i deliri di onnipotenza di una certa magistratura, quella fatta di donne e uomini piccoli piccoli”.

"Episodio intollerabile"

Come anticipato, il no al legittimo impedimento all’avvocato Salamandra ha scatenato una serie di reazioni significative. L’Ordine degli avvocati della Capitale ha biasimato senza mezzi termini la decisione dei giudici: "È un episodio intollerabile, siamo pronti ad agire in tutte le sedi opportune. Non è la prima volta che capita un episodio del genere nel Tribunale di Roma: ricordiamo il caso di una collega cui venne negato il legittimo impedimento nel giorno della data presunta del parto. Ora questo nuovo caso, che lede non solo la dignità e il decoro della professione forense, ma la dignità stessa della donna: assurdo, in un'epoca in cui si parla di parità di genere e di cosa fare per eliminare le disparità".

Grande solidarietà nei confronti della professionista anche da parte del Consiglio Nazionale Forense con il presidente Francesco Greco: “Il Cnf ribadisce l'importanza del rispetto dei diritti degli avvocati e dei loro clienti e chiederà al consiglio giudiziario di Roma di prendere provvedimenti per garantire che situazioni come questa non si ripetano in futuro”.

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