"20 o 30 euro? Cosa c'è dietro il pizzino". Parla il papà di Sempio

I genitori di Andrea Sempio (non indagati) rigettano ogni addebito in merito all'indagine della procura di Brescia: "Nessuno della famiglia Sempio ha mai dato una lira al dottor Venditti"

"20 o 30 euro? Cosa c'è dietro il pizzino". Parla il papà di Sempio
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Il caso di Garlasco, che riguarda l'uccisione di Chiara Poggi, ha subito un'improvvisa accelerata nella giornata di ieri con le perquisizioni effettuate a casa di 9 persone, continua a far discutere. Alla procura di Pavia si è aggiunta quella di Brescia, che sta indagando su un filone finora insospettabile, che ha portato all'apertura di un fascicolo per corruzione in atti giudiziari e all'iscrizione nel registro degli indagati di Mario Venditti, ex procuratore a Pavia. Non è noto tutto il materiale di indagine, secretato, ma nel decreto di perquisizione viene fatta menzione di "alcuni appunti manoscritti" sequestrati il 14 maggio durante la prima perquisizione di questa prima indagine a casa dei genitori di Andrea Sempio. In quegli appunti, scrivono da Brescia, "emergerebbe che agli inizi del mese di febbraio 2017 - e dunque in concomitanza con le indagini conseguenti alla prima iscrizione dello stesso nel registro [...] fosse stata preposta o comunque ipotizzata la corresponsione al procuratore aggiunto Venditti Mario di una somma di denaro correlata alla archiviazione del procedimento".

In quel foglietto, si legge, c'era la scritta "Venditti Gip Archivia x 20.30. € euro". Quel foglietto è stato per tutta la giornata di ieri al centro del dibattito pubblico ma anche della Sit dei genitori di Sempio, che sono stati in caserma a Pavia per oltre 7 ore. Subito dopo sono apparsi in tv, a Quarto Grado, dove hanno offerto la propria versione dei fatti su quanto sta accadendo, ovviamente negando qualunque addebito. "Era un pizzino che ho scritto, mi ricordo di averlo scritto, adesso i 20-30 euro non hanno significato, sono 20 o 30 euro, capire adesso dopo tanti anni a cosa servivano diventava difficile", ha dichiarato Giuseppe Sempio, padre dell'unico indagato, durante l'intervista in tv. "A dire un motivo non me lo ricordavo, poi mi è stato detto che forse erano soldi per le marche da bollo o forse soldi da dare agli avvocati per prelevare dei documenti per fare il loro iter, roba di avvocatura, dipendevamo dai nostri avvocati", ha proseguito l'uomo, che era in diretta dalla sua abitazione di Garlasco con la moglie e l'avvocato Angela Taccia. C'era sicuramente anche Andrea Sempio, che però non è entrato in video.

"Possiamo dire una cosa sia io che mio marito, il dottor Venditti noi l'abbiamo visto una volta sola a Pavia quando siamo stati chiamati nel 2017 e basta, non lo conosciamo personalmente e nessuno della famiglia Sempio ha mai dato una lira al dottor Venditti", ha detto, invece, la madre di Sempio nel corso della stessa intervista, facendo riferimento all'indagine ma anche alle intercettazioni captate a bordo dell'auto. "Anche tutte le accuse che vengono fatte contro di lui per quanto riguarda la famiglia Sempio sono delle emerite schifezze", ha proseguito, aggiungendo di essere "stanca di sentire tutto quello che viene detto adesso. Mi fa schifo che delle intercettazioni di una famiglia che sta parlando dei cavoli suoi in macchina vengano rese pubbliche.

Non ce la facciamo più e questa accusa che anche oggi ci viene fatta d'aver corrotto il dottor Venditti è una grandissima cavolata che verrà smentita come tutte le altre cose che sono state dette finora".

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