Quella libica e quella tunisina non sono le uniche rotte che portano i migranti nel nostro Paese, come dimostrano le cronache. A periodi alterni si muovono barconi verso l'Italia anche lungo la rotta turca. Il barcone che è naufragato in una secca a Cutro, in Calabria, causando decine di morti, proveniva proprio da Smirne. Ha attraversato il mar Egeo e il mar Ionio prima di disintegrarsi sul fondale italiano a poche decine di metri dalla salvezza. Abbiamo cercato di capire qualcosa di più di questa rotta e ci siamo mossi per capire se le organizzazioni in Turchia si muovono allo stesso modo che negli Paesi da cui avvengono le partenze. Abbiamo rintracciato un uomo che ci ha proposto di attraversare il mare per raggiungere l'Europa. Si definisce un "passeur" e la sua conversazione con noi apre scenari dai tratti inquietanti.
"Attraverserai le acque della Grecia per arrivare in Europa", ci dice l'uomo. Vogliamo capire da lui se organizza anche le traversate verso l'Italia e non si tira indietro: "Attraverserai le acque della Grecia per arrivare in Italia. Devi pagare 1.500 dollari, c'è un convoglio in partenza questa settimana. Se sei pronto paghi, ti metto nel convoglio e te ne vai". Vogliamo capire di più, quindi insistiamo: "Ma lo sbarco avviene in Grecia? O ci porti in Italia?". Scopriamo in questo modo che il suo convoglio è organizzato in due tranche, quindi comporta un doppio rischio: "Attracchi in Grecia e prendi un taxi per Atene. Il mio agente ti farà proseguire per l'Italia via acqua. Si prenderà cura di te".
Cerchiamo di farlo parlare e gli chiediamo se è sicuro partire con i barconi dalla Grecia, citando la tragedia di Cutro che si è sviluppata proprio lungo quella rotta: "Se hai paura dell'acqua, una volta in Grecia arrivi ad Atene e prendi direttamente il volo per l'Italia. Se non hai documenti, quando sarai in Grecia andrai al campo e il mio agente ti aiuterà a ottenere la tua Carta blu". Che cosa è la carta blu? Ci informiamo e sul sito del Consiglio europeo scopriamo che si tratta di un particolare permesso per lavoratori altamente qualificati, uno strumento che l'Unione europea ha approntato per "attirare talenti". Con questo documento, gli extracomunitari possono vivere e lavorare in Europa, fatta eccezione per Irlanda e Danimarca.
"Grazie alla tua carta blu potrai prendere direttamente il volo per l'Italia. Il mio agente ti aiuterà in questo, non preoccuparti. Questo documento lo diamo al campo", ci spiega ancora il "passeur". Intuiamo che c'è qualcosa di poco chiaro in tutto questo, quindi facciamo la domanda chiave: "Quando costa la Carta blu?". Trattandosi di un documento rilasciato dall'Unione europea come permesso di lavoro, non può essere rilasciato dietro pagamento di una quota. Eppure, l'uomo ci rassicura: "Paghi 200 euro di biglietto aereo e 150 euro la Carta".
Cerchiamo di avere conferma di quanto ci sta leggendo, per essere certi di aver capito bene: "Quindi vengo con te in Grecia, poi mi portano in un campo e li trovo un tuo agente che mi vende la Carta blu, che mi permette di andare in Italia in aereo?". La nostra sintesi sembra essere corretta: "Sì è giusto ma io non viaggio. Ti ho messo nel mio convoglio con gli altri. Sono un passeur e non un viaggiatore". A questo punto vuole chiudere, ci chiede se abbiamo i 1500 dollari ma noi ci mostriamo dubbiosi sulle modalità di rilascio e sull'effettiva funzione della Carta blu. "È come il passaporto", ci dice, ma senza mostrarci un esemplare di questo documento, perché dice non sia disponibile online ma solo al campo, dove lui non è mai stato.
Gli chiediamo se ci verrà dato anche se non abbiamo i requisiti e non sembra avere dubbi: "Il mio agente ti aiuterà a velocizzare la procedura ed è lui che ti aiuterà a prendere il volo per l'Italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.