
Mancano ancora tutte le risposte ai perché di un disastro aereo senza precedenti non soltanto negli ultimi decenni ma anche per un colosso come Boeing e il 787 Dreamliner: la vicenda è quella del 12 giugno dove il volo aereo decollato da Ahmedabad e diretto a Londra si è schiantato al suolo dopo 28 secondi con i motori che sin da subito avrebbero dato segnali di malfunzionamento. A preoccupare le autorità occidentali, però, è la lentezza delle operazioni condotte finora da Nuova Delhi con il "giallo" che riguarda soprattutto le scatole nere.
Cosa non torna sui controlli
L'India ha deciso di non inviare i dati a laboratori più efficienti a livello tecnologico ma di estrarre i dati soltanto nei laboratori della capitale. Questo modus operandi preoccupa giustamente le autorità occidentali anche alla luce delle tempistiche per iniziare il lavoro: come mai le due scatole nere che riguardano la cabina di pilotaggio e quella che registra i parametri aerei in volo sono state consegnate a Nuova Delhi soltanto molti giorni dopo il disastro aereo? Come scrive il Corriere da fonti indiane, americane e britanniche queste tempistiche sono considerate "anomale".
La mancata trasmissione dei dati
Non c'è una ragione particolare se le due scatole nere sono state inviate nei laboratori dopo così tanto tempo pur con la garanzia del governo che avrebbe assicurato la loro sorveglianza 24 ore su 24 nel loro tempo di permanenza ad Ahmedabad, il luogo del disastro aereo. Da alcuni giorni, finalmente, sono stati scaricati i dati "con successo" secondo quanto riferito al quotidiano dall'India ma l'altra domanda sorge spontanea: perché Nuova Delhi non ha voluto condividerli con le autorità occidentali (nonostante alcune pressioni) e altri laboratori tecnologicamente avanzati (uno dei migliori al mondo si trova in Francia) per evitare anche il minimo errore? Domanda probabilmente a rimanere senza risposta.
Le due visite "anomale"
Secondo il regolamento internazionale, l'inchiesta deve essere portata avanti dalle autorità della nazione dove è avvenuto l'incidente, in questo caso l’Aircraft Accident Investigation Bureau (AAIB) ma anche con un rappresentante dell' Ntsb National Transportation Safety Board americano dove è stato costruito il Boeing.
Un'altra stranezza rispetto ai normali protocolli è stata la visita, pochi giorni dopo l'incidente, sia di una rappresentante di Boeing che si occupa della divisione commerciale degli aerei ma anche dell'ad di Ge Aerospace, l'azienda che monta i motori su quell'aereo. Secondo le fonti, non si tratta di qualcosa che avviene di consueto ma soltanto in caso di dubbi, frizioni e quant'altro tra le autorità dell'India e quelle dell'Occidente.