Cronaca internazionale

La campionessa olimpica Mary Lou Retton in fin di vita, la figlia apre una raccolta fondi

Sono disperate le condizioni di salute della campionessa olimpionica italoamericana Mary Lou Retton, ricoverata in terapia intensiva per una rara forma di polmonite che l'ha ridotta in fin di vita. La figlia ha iniziato una raccolta fondi

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La notizia aveva fatto il giro del mondo già dalle prime ore della mattinata, creando sconcerto e preoccupazione soprattutto in America quando si è saputo che la campionessa olimpica italoamericana 55enne Mary Lou Retton, oro a Los Angeles 1984 era in gravissime condizione di salute, ricoverata in terapia intensiva in stato di incoscienza e "non in grado di respirare autonomamente” come ha fatto sapere la figlia, McKenna Kelly, con un post su Instagram.

Secondo le notizie diffuse in giornata, sarebbe affetta da "una rarissima forma di polmonite" e la figlia avrebbe avviato una raccolta fondi perché la madre non è coperta da assicurazione medica. La catena di solidarietà è stata impressionante e ha travalicato anche i confini degli Stati Uniti, tanto da far pubblicare un post di gratitudine e riconoscimento per i tanti che hanno contribuito alle spese mediche della madre.

Gli aggiornamenti sul suo stato di salute

Secondo le ultime notizie che arrivano sempre dalla figlia, a sua volta una ginnasta e istrutrice, la campionessa si troverebbe tutt'ora in terapia intensiva ma le sue condizioni sarebbero stabili. “Sta ricevendo cure mediche incredibili! Grazie a tutti i medici e gli infermieri”. McKenna insieme alle sue tre sorelle Skyla, Shayla ed Emma, ha ringraziato tutti per l'amore ed il sostegno, chiedendo di continuare a pregare e mandare pensieri positivi per la loro mamma.

Una carriera d'"oro"

La Retton aveva 16 anni quando divenne la prima americana a conquistare una medaglia d’oro di ginnastica alle olimpiadi di Los Angeles '84 in questa disciplina. In quell’edizione l’atleta si aggiudicò anche 2 argenti e 2 bronzi. La statunitense incantò pubblico e soprattutto giudici con l'esibizione perfetta al corpo libero, premiata con un 10.0. Nell'ultima rotazione, collezionò un 9.90 alle parallele prima del volteggio. Il 9.95 le avrebbe garantito l'oro ex aequo, ma ottenne un altro 10.0 conquistando il titolo olimpico e il primo gradino del podio senza doverlo condividere con nessuno.

L'exploit le valse l'ingresso nella Hall of Fame olimpica statunitense nel 1985 e quello nella Hall of Fame della ginnastica mondiale nel 1997. Dopo il ritiro dalle gare ha continuato a seguire il mondo della ginnastica, partecipando attivamente alla sua diffusione.

Ha avuto anche interpretato un cameo nella serie di Baywatch, ed è stata una concorrente di Dancing with the Stars, la versione americana di Ballando con le Stelle.

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